Rachel sta per sposarsi

di Sara Sesti



Jonathan Demme
porta sul grande schermo una sceneggiatura scritta da Jenny Lumet, figlia del regista Sidney. Il risultato è un racconto corale che trova in Robert Altman un maestro prezioso a cui ispirarsi. E' una storia di dolori familiari catturata con uno stile esasperatamente realista che rimanda ai filmini privati girati in occasione degli eventi più importanti, quelli che riescono a riunire tutti i membri di una famiglia anche dopo anni di lontananza.

Quando Kym (Anne Hathaway) torna a casa dei genitori per il matrimonio della sorella Rachel, porta con sé una lunga storia di tossicodipendenza, conflitti familiari e tragedie. Le tensioni e i drammi sopiti, messi da parte solo per la lontananza, sono destinati a esplodere e a far vittime; un confronto necessario per un pesante passato che ha lasciato ferite profonde in tutti i componenti della famiglia.

E' però arrivato il tempo di cicatrizzare, di elaborare lutti i cui strascichi di disperazione si portano dietro parole non dette, domande rimaste in gola, scuse e perdoni mai ottenuti.

Personaggi spiazzanti, una sceneggiatura che giunge a spezzare gli equilibri, una ricchezza di sentimenti ed emozioni che donano agli eventi e ai loro protagonisti un'umanità che non può non toccare.

Jonathan Demme si intrufola con camera a mano nella vita privata di una famiglia con parecchi conti in sospeso, riuscendo a tirarne fuori la spontaneità, cosa non facile in questo genere di film che risultano sempre un po' fasulli.

 

 

27-11-08