A proposito di Rosa Montero
di
Ilaria Dello Strologo

 

Ho letto un libro che mi è piaciuto moltissimo "LA PAZZA DI CASA" di Rosa Montero. Nessun consiglio ricevuto. Nessuna segnalazione arrivata. Sono entrata nella biblioteca di un piccolo paese di montagna e questo libro mi ha chiamata; sul retro di copertina una frase di Vargas Llosa : “tutto quello che dice appare chiaro ed esplicito. E invece è l'esatto opposto: un campo minato di fantasie. Il libro è interamente costellato di tranelli”.

A mano a mano che il lettore si immerge nella lettura, nota contraddizioni e persino ripetizioni che nello svolgimento della narrazione riveleranno il vero scopo del libro, o forse no?
 

Neppure l'autrice è del tutto sicura del perché l'abbia scritto e quale sia la vera storia che intende raccontare. Il dubbio la porta ad andare avanti a vedere la sua vita da angolazioni diverse, a prendere coscienza di sé e di ciò che la circonda in un modo nuovo, a porsi problemi;  ma forse il vero scopo è scrivere.
Semplicemente scrivere.
Allora la storia diventa quella di una scrittrice e parla di tutti coloro che scrivono, del perché si scrive. “Forse per togliersi dall'angoscia della notte? O per liberarsi dal torrente di parole che ribolle nel cervello?” O per far riaffiorare alla mente ciò che di altri si è letto?
Allora il libro diventa una sorta di personalissima critica letteraria con citazioni
che vanno da Calvino a Kipling da Goethe a Melville da Kafka a Joyce e tanti altri ancora che fanno da sfondo a una storia vera vissuta in prima persona.

Diventa un'autobiografia vista anche per immagini di una Madrid degli ultimi anni di Franco da una giovane donna che prende più sul serio l'amore per un bellissimo attore che la dittatura che opprime un paese. E visto che di un attore si tratta, la
 visione  che ne dà è assai cinematografica come quando dice che “dopo aver passato 6 mesi a puntargli addosso gli abbaglianti della passione spensi le
luci e decisi di dimenticarlo”.
 

E se la passione fosse lo stato primigenio dell'essere umano? Passione fantasia creatività gelosia pazzia sono strettamente imparentate come lei e sua sorella; ma allora è di sua sorella che voleva raccontare? Voleva parlare delle donne e dei loro rapporti con gli uomini?
La pazza di casa è la fantasia che alberga in ciascuno di noi?

La pazza di casa è lei che non capisce quello che le sta succedendo?

La pazza di casa è sua sorella che non si pone neppure i problemi?

La pazza di casa è il libro che esce di casa e va raccontando con veridicità le sue bugie?

In ogni caso vale la pena leggerlo perché parla non solo di sé e del suo mondo ma anche di noi e del nostro mondo.


Milano, febbraio 2005



Rosa Montero

La pazza di casa
Frassinelli, 2004, pag.242, Euro 15.00