“…QUESTO PAIO DI CALZE CHE TI MANDO…”

la Grande Guerra e il modello educativo femminile
attraverso i testi scolastici della scuola primaria dal 1915 al 1945

Mostra a cura di Rossella Coarelli e Anna Maria Imperioso

Anna Maria Imperioso



 

Questa mostra, patrocinata dal Comune di Cernusco sul Naviglio, è stata esposta dal 20 novembre al 4 dicembre 2015 presso il ridotto della sala consiliare di Cernusco sul Naviglio.

L’esposizione comprendeva la riproduzione su vari pannelli di pagine e copertine di libri scolastici e quaderni della scuola elementare, della collezione privata di Rossella Coarelli, oltre a foto tratte da periodici illustrati, attraverso i quali si è voluto focalizzare l’attenzione su come il tema della Grande Guerra venne trattato e proposto nell’istruzione primaria, ponendo particolare accento sulla rappresentazione della figura femminile quale esempio e richiamo al sacrificio patriottico. Si è evidenziato, altresì, il modello educativo proposto alle giovanette, caratterizzato molto precocemente, in ogni classe sociale, dal suo destino di massaia e madre di famiglia.

 

 

 

 

Questo lavoro è il compimento di una lunga storia, avviata una decina d’anni fa da me e Carla Lucca, rappresentante storica del gruppo LUD di Cernusco, quando innamorate della bella collezione di testi scolastici del primo novecento di Rossella Coarelli, esperta di storia dell’educazione, proponemmo all’allora assessore della cultura di Cernusco (Lega Nord) un’esposizione che coinvolgesse le scuole medie e superiori del territorio. Evidentemente, il progetto non lo coinvolse e non se ne fece niente.

Conosciamo la tenacia di Carla Lucca: col cambio di giunta comunale a Cernusco, Carla ha ripreso il progetto e, soprattutto grazie alla sensibilità e sagacia dell’Assessora alla cultura Rita Zecchini, la proposta ha riscosso interesse, legandola alla ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale.

E’ stata un’esperienza molto formativa: mi premeva ricercare le tracce della presenza femminile durante la guerra nella sua realtà, che facesse da contraltare all’immagine oleografica trasmessa dalle letture edificanti dei testi scolastici. Attraverso ricerche nelle biblioteche, presso la Società Umanitaria, l’Unione Femminile, e la consultazione della stampa periodica, per lo più illustrata, si è in parte documentato la condizione di vita e lavorativa di donne impegnate a tutto campo: crocerossine, volontarie, addette ai servizi civili, nei laboratori di confezione delle divise per i soldati, ma soprattutto le migliaia di operaie nelle fabbriche di guerra, dove si ammalavano a contatto con la polvere pirica e dove paradossalmente fabbricavano bombe per i loro uomini, massacrati sul “fronte” .

 

Le immagini esposte hanno restituito solo in parte la complessa realtà del tempo, ma hanno testimoniato ampiamente il ruolo educativo affidato alla scuola nell’alimentare l’esaltazione per la grandezza della patria e dei suoi martiri e l’abile opera di propaganda a sostegno della guerra, svolta dalla stampa periodica.

In questo contesto si inscrive ad esempio il fiorire di centinaia di associazioni femminili che, come le famose madrine di guerra, basavano la loro attività assistenziale esclusivamente sulla corrispondenza rivolta al soldato al fronte, esortato a compiere il proprio dovere fino all’estremo sacrificio. Sofia Bisi Albini fondò nel 1916 la “Federazione nazionale delle seminatrici di coraggio” che ebbe grande diffusione: dalle pagine de “La Nostra Rivista” di cui era direttrice, invitava le lettrici a scrivere ai soldati fieri messaggi di incitamento patriottico.

La rassegna è stata molto apprezzata dalla cittadinanza e probabilmente sarà portata dal comune di Cernusco sul Naviglio all’interno delle scuole del circondario.

Si è lavorato alla realizzazione della mostra con grande spirito collaborativo, a conferma della speciale armonia e intelligenza che anima il gruppo di Cernusco della Libera Università delle donne.

 

16-12-2015


Home