Antenate di Venere
di Liliana Moro

 

Le “Antenate di Venere” sono ospitate in un sotterraneo del Castello Sforzesco di Milano. Ma si tratta di una mostra che propone oggetti preistorici.

Sono esposte alcune statuette risalenti a un periodo abissalmente lontano: 27.000 a.C. oppure 25.000 a.C. indicano i pannelli esplicativi per le più antiche. Rappresentano figure femminili dai grandi seni e dai grandi glutei.
Attestano il culto della Grande Madre, sorgente della vita umana, animale e arborea. Provengono dalle pianure dell’Europa centrale, per lo più dalla Moravia, dove nel sito archeologico di Dolní Věstonice è stata rinvenuta la cosiddetta “venere” esposta in apertura della mostra. Un oggetto quasi commovente nella sua semplicità ed essenzialità, che conserva in qualche modo un alone della venerazione con cui dovette essere maneggiato, forse per millenni.

Di quei remoti abitanti della pianura europea ci viene presentato un buon numero di manufatti: statuette e vasi di varie dimensioni e forme, con interessanti decorazioni, a volte ancora tracce di pigmenti colorati.
I pannelli esplicativi forniscono un’ampia informazione e contribuiscono ad aprire uno squarcio su quel passato così remoto, ma non tanto lontano da impedirci di sentire il fascino di quel mondo netto ed essenziale, in stretta relazione con il cielo, la terra, la vita e la morte.

 

Antenate di Venere. 27.000-4.000 a. C
curata da: Venceslas Kruta e da Alena Humpolova

Milano, Castello Sforzesco, Sala Sforzesca
Dal 5 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010
Orari: da martedì a domenica, ore 9-17.30
Ingresso libero

www.antenatedivenere.it

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