Social
Forum
LA SVOLTA DI MUMBAI
di Marta Ghezzi *
Chi ha frequentato i precedenti social forum di Porto Alegre, Firenze
e Parigi non può non avere notato la profonda differenza con quello
di Mumbai cha ha costituito davvero una svolta e un salto di qualità.
Anzitutto si sono svolti due forum contemporaneamente, anzi tre. Quello
ufficiale all'interno di grandi spazi fieristici, affittati ( né
lo Stato né gli Enti locali hanno finanziato l'avvenimento) dove
si sono svolti oltre un migliaio di conferenze, tavole rotonde,seminari,
work shop sui temi più disparati , affollati da oltre duecentomila
iscritti, provenienti da tutto il mondo ma sopratutto dall'Asia ( dopo
quelle asiatiche le delegazioni più numerose provenivano dal Brasile
e dall'Italia).
Un secondo forum si è svolto dal mattino a sera tardi nei viali
della fiera dove si avvicendavano migliaia di cortei di lavoratori,
contadini,religiosi,sindacalisti,donne,intellettuali, bambini,artisti,
handicappati,paria,indigeni tribali che con slogan, canti,danze, cartelli,maschere,rappresentazioni
teatrali rappresentavano tutta la molteplicità e vivacità
dei movimenti locali esistenti in Asia.
Un terzo foro, alternativo di quello ufficiale ,molto minoritario , all'esterno
della Fiera , dal titolo Mumbai resiste ha celebrato il suo
dissenso soprattutto sul tema delle forme di resistenza . IN effetti il
Social forum di Mumbai ha ribadito con forza la scelta della piattaforma
di Porto Alegre sulla non violenza e ha dedicato a questo tema insieme
al rifiuto della guerra molte assemblee e lavori di gruppo. E' stato fissato
per il 20 marzo la mobilitazione mondiale contro la guerra.
Molto spazio è stato dato ai temi economici per uno sviluppo
non legato al neoliberismo ma basato sulla cooperazione, la solidarietà,la
distribuzione equa delle risorse,alle problematiche ambientaliste per
la difesa dei territori , la pubblicizzatone delle risorse naturali, idriche
anzitutto, al dialogo intereligioso contro ogni fondamentalismo, alla
formazione e alla cultura oltre che naturalmente ai grandi temi politici
locali e internazionali
Molto più evidente che negli altri forum è stato il protagonismo
delle donne sia nelle conferenze e assemblee ufficiali sia per strada
dove erano sempre in testa ai cortei e sembravano le più combattive
e determinate. In effetti sembra che l'India oltre ad avere personaggi
del calibro di Vandana Shiva e Arundhati Roy conosciute universalmente
abbia migliaia di movimenti di donne che a livello locale sono in testa
alle lotte più importanti contro le dighe ,lo sfruttamento sessuale,le
pratiche di costrizione all'aborto,la difesa delle foreste,C'è
persino il movimento delle vedove che rifiutano l'arcaica pratica di farsi
bruciare dopo la morte del marito e delle lavoratrici del sesso che pretendono
di pagare le tasse e di avere diritti .
Anche i bambini delegati hanno avuto visibilità, avanzato
rivendicazioni , denunciato lo sfruttamento minorile,elaborato richieste
precise In maggio a Firenze vi sarà un forum mondiale dei bambini.
Non c'è stata nessuna passerella di leaders politici.ed anche i
partiti politici presenti si sono dovuti adeguare a dare spazio e voce
agli ultimi.
Significativa è stata la lunga marcia dei Dalit, gli intoccabili
fuori casta che dopo una lunga marcia. dal Sud dell'India hanno avuto
al social Forum molta visibilità e spazio . La cosa straordinaria
al di là della Babele di lingue ( solo in India ne esistono 19)
è stata la voglia di contatti,scambi di indirizzi, foto di gruppo
tra persone estremamente diverse ma unite da alcune convinzioni comuni
come la speranza di una politica diversa più equa basata sul rispetto
dei diritti e sul rispetto delle differenze.
Migliaia di volontari e volontarie si sono impegnati nella organizzazione,
nelle traduzioni, nei servizi di ristorazione,nelle migliaia di stand
, mostre,spettacoli e performance.Più che negli altri forum la
cultura,pittura, teatro,musica, danza hanno permesso quella comunicazione
che le difficoltà linguistiche rendevano a volte complicata. Così
la condizione delle donne è stata resa più comprensibile
con scene di teatro da strada in un quarto d'ora che non in conferenze
di quattro ore.Il mondo è apparso a Mumbai nella sua complessità
e realtà ed è fatto nella stragrande maggioranza da gente
di colore, di religione induista,musulmana,buddista,giansenista , agnostica
dove i bianchi pseudocristiani sono una minoranza anche se hanno la responsabilità
di consumare la gran parte delle risorse aggravando la miseria dei poveri
della terra che in Mumbai , dentro e fuori dal Forum hanno grande visibilità
e drammaticità. Come ha ribadito Arundhati Roy una affascinante
scrittrice militante impegnata, noi sconfiggeremo il pensiero unico dell'imperialismo
dominante non con la violenza ma con la nostra cultura artistica, musicale,
pittorica, letteraria , poetica. E questo mondo diverso necessario e possibile
non è un'utopia lontana ma è già stata una realtà
a Mumbai come a PortoAlegre, dove si riunirà per la terza volta
nel 2005.
Per il 2006 0 2007 si parla di Africa se la rete dei movimenti proseguirà
come sembra realistico la sua lunga marcia mondiale continuando a camminare
e ad interrogarsi insieme.
* Marcia Mondiale delle donne
Pavia 29 gennaio 2004
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