Libera Mazzoleni
I muri della mente

segnalazione

 

 

 

 

 

Il libro, affronta con il linguaggio dell’arte, ma in modo assai inconsueto, problematiche significative di grandi attualità, “tracciando un percorso estetico-poetico dentro gli abissi dell’esclusione, della separazione, della negazione, del nichilismo attivo e violento, per dare un volto all’inferno che ogni giorno abitiamo senza più riconoscerlo, perché lo abbiamo chiamato con nomi soavi: sicurezza, pace, democrazia, libertà, difesa dell’identità.”

 



Nel libro, le immagini scorrono  con semplicità espressiva, esemplificando come i muri della mente, siano i dispositivi messi in atto per ‘rimuovere’ l’altro,  il migrante, lo straniero, la donna [...] Collocandosi nell’orizzonte della veglia, l’artista si impone di guardare dentro l’inaudito del dolore e lo spreco della forza cieca, avviando un’inquietante meditazione su quello che Hannah Arendt chiama il “crimine ontologico primario”: la distruzione dell’essere umano, la cancellazione della sua unicità, l’annichilimento della sua identità relazionale, la riduzione del mondo della pluralità umana a dimora inospitale, dove domina un sentimento malato, che si compie nella rovina delle paure, degli odi e dei rancori […] L’artista non solo riproduce immagini di eventi, non solo richiama ideologie escludenti, ponendosi come sguardo che vede e mente che pensa,  mette in atto anche una meta-morfosi straniante che la coinvolge in prima persona e interamente. Dà infatti il suo volto e il suo corpo alle donne negate dal burqa, alle donne coperte dal chador, alle donne velate con il fucile in mano e destinate al martirio, alle donne soldato equipaggiate per uccidere il nemico, alle donne umiliate, denudate e accecate nelle stanze buie della tortura. [...] Un’ artista donna prova ad abitare sia l’esistenza trafitta della vittima, sia l’esistenza brutalizzata della torturatrice e cerca di parlare all’una e altra, dicendo, alla prima, la sua sofferta solidarietà e, alla seconda, la sua infinta lontananza. [...]”  Graziella Longoni

“[...] Spesso si sente ripetere il luogo comune che siamo sommersi da una bulimia di immagini e notizie. Già, ma tali notizie, più che invaderci e toccarci, scivolano via tra mille altri episodi scollegati gli uni dagli altri, mentre nell’opera di quest’artista gli eventi si ripresentano pervicaci e concatenati insieme. Ciò che prima appariva diviso e isolato, perchè determinato da situazioni particolari e locali, torna prepotentemente a essere parte di un tutto guidato da un’identica logica di sopraffazione. Il muro che lei scardina è infatti anche quello di chi ci presenta ogni accadimento come se fosse un banale episodio o un incidente di percorso, mentre le sue radici sono alimentate da un sistema basato sullo sfruttamento e l’esclusione.” Gigliola Foschi

 

I MURI DELLA MENTE - fotografie e poesie di Libera Mazzoleni, testo critico Graziella Longoni, Gigliola Foschi.
Testo italiano/inglese, pag 72, 46 immagini a colori, cm 22 x 22 Silvana Editoriale Milano 2007.


Per richiedere il libro:
Libreria delle donne, Via Pietro Calvi, 29 Milano tel. 02 70006265;
Libreria del Mondo Offeso, C.so Garibaldi, 50 Milano 02 36520797
Libreria Internazionale Ulrico Hoepli, Via Ulrico Hoepli, 5 Milano, Tel. 02 864871
www.liberamazzoleni.it

19-marzo-2010