NON TRASFERIBILE

mostra e intervista a Leila Falzone

 

A Cassino e a Sora, per tutto il mese di Marzo, sarà possibile visitare la mostra tematica NON TRASFERIBILE che presentiamo insieme all'intervista all'artista Leila Falzone che l'ha realizzata.

La mostra porta all'attenzione del visitatore la pratica dell'infibulazione, rito d'iniziazione su bambine e giovani donne, che consiste nella mutilazione dei genitali femminili, clitoride e piccole labbra. Il fenomeno è diffuso soprattutto in Africa, ma attraverso le immigrazioni si è esteso anche in Europa e negli Stati Uniti.

Punto di partenza sono i tagli di Lucio Fontana, da cui l'artista Leila Falzone, giocando con la similitudine delle sue iniziali con il modello, si muove nel tentativo di "ricucire" e ricomporre lo strappo.

Là dove Fontana attraverso il taglio apre lo spazio bidimensionale della tela sulla terza dimensione creando un' "attesa", l'artista ricomponendo il taglio, nega la possibilità di accedere completamente allo spazio, che lascia intravedere, realizzando una "dis-attesa".

Burri è l'altro referente importante per l'uso dei materiali come juta, tela, plastiche, materiali di riciclo. La plastica, gli smalti industriali, le bruciature, ricomposte da stecche di legno, superano la loro materialità creando un percorso che evoca mondi diversi. Il rosso è il colore dominante che definisce e circonda il taglio, segno tangibile della lacerazione subita.


Le tele sono inserite in una struttura narrante fatta di testi, posti accanto ai quadri, e voci di artiste africane in sottofondo, in un cd audio, appositamente composto dal titolo "STOP EXCISION".


Pur nel profondo rispetto dei paesi che considerano questa pratica parte integrante della propria cultura e tradizione, non si può non rilevare che la mutilazione, nega alle donne ogni possibilità di vivere una sessualità completa e soddisfacente, esponendole a grossi rischi come emorragie, infezioni, cicatrici che possono ostacolare a vita la deambulazione, aumentando il dolore e le complicazioni durante il parto.

NON TRASFERIBILE vuole essere una voce di denuncia a non trasferire alle donne una pratica in analogia con la tecnica maschile della circoncisione, da secoli eseguita in alcune culture per motivi religiosi e igienici.


Intervista a Leila Falzone

 

 


Cos'è NON TRASFERIBILE?

E' un concetto composito.
C'è dentro, innanzitutto, l'impossibilità a trasferire ai corpi femminili aspetti specifici delle pratiche delle mutilazioni dei genitali maschili.
NON TRASFERIBILE è anche un luogo di "narrazione", c'è dentro la possibilità di "incontri". Sono spazi che ci mettono in comunicazione con ambienti, memorie, vite che fanno parte della nostra esperienza collettiva, come genere umano, e come genere donna, ma che possono anche essere molto distanti dalle nostre storie private e personali. E' in questo senso che dico che NON TRASFERIBILE è un luogo di possibili incontri, in cui possono accadere altre cose.

A te cosa è accaduto, chi hai incontrato?
Mi sono accadute molte cose. Sono cambiata. Ho incontrato tante persone.Frequentare queste tele, il mio lavoro, per questi tre anni è stato un evento che ha modificato irreversibilmente la mia percezione privata di donna. questo fatto, che io giudico sorprendente, ha influenzato e proiettato nel sociale un tipo di donna diverso. Ci sono degli aspetti nuovi. Sono accadute delle mutazioni. Ecco è di questo processo di cui parlo. Lo faccio attraverso il mio lavoro, tagli su tele che ricucio. Un atto semplice, un concetto che è nella memoria di tutti. Gesti di cui conosciamo perfettamente bene i significati connessi, persino l'inclinazione della mano di una donna mentre cuce.
Eppure queste tele, questi tagli ricuciti, parlano di mondi altri, ci conducono verso storie di donne, che vivono in continenti distanti, o da cui magari siamo divise solo da sottili pareti condominiali. E' questo fatto mi ha cambiata, mi ha reso disponibile all'ascolto di voci diverse, se vuoi.

Cosa intendi per "resa disponibile all'ascolto" ?
E' provare ad avere curiosità per le cose che ci circondano, prima ancora di averne paura.
E' la possibilità di apprendere un gesto diverso, invece di reiterare sempre lo stesso gesto.
E' una capacità di sguardo che si rinnova, perché è cambiato prima qualcosa dentro di noi.

Come metti in relazione le cose che mi hai appena detto con i quadri, il cui richiamo evidente è a Lucio Fontana?
E' successa esattamente la stessa cosa.
Ho visto i tagli di Lucio Fontana infinite volte, e per tutte quelle volte vedevo dei tagli. Poi un giorno ho intravisto la possibilità di narrare altre storie, storie diverse, come ti dicevo prima, e allora mi sono messa in ascolto ed è venuta fuori questa cosa …. NON TRASFERIBILE

 

Mercoledì 17 marzo 2004 ore 15,30 Incontro - dibattito
Biblioteca Comunale - Via del Carmine, Cassino
dal 17 al 24 Marzo


Mercoledì 31 marzo 2004 ore 15,00 Incontro - dibattito
Palazzo Baronio, Via Napoli 36, Sora
dal 31 Marzo al 3 Aprile