Difendiamo la salute: malattia, inquinanti e scelte urbane

convegno organizzato dal tavolo Salute/Ambiente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano
Milano, 27 novembre 2012


Antonella Nappi*


L'inquinamento atmosferico in Europa



Alcune donne che da un anno si incontrano presso l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Milano (per ragionare di diverse iniziative: tavoli), ritengono di sottolineare l’ esigenza della prevenzione primaria della salute e indicarla come prioritaria rispetto alla cura sanitaria. Vogliamo sia chiaro che sono due cose differenti mentre l’informazione mediatica e politica tende a confonderle.

Per questa ragione noi siamo interessate alla realizzazione di una serie di incontri utili alla informazione dei dati della salute a Milano ( malattia e mortalità ) in rapporto agli inquinanti presenti e prodotti nel territorio e a ragionare di quali scelte urbane e personali permettono di ridurre l’esposizione alle sostanze tossiche e ai cancerogeni.

Indichiamo la violenza della malattia che viene imposta dalle scelte di sviluppo economico, queste sospingono l’adozione e la diffusione di prodotti e innovazioni chimiche e fisiche di cui non sanno la nocività così costingendo gli organismi umani NOI, a fare da cavie.  Ma spesso le ricadute nocive  sono note a produttori ed Istituzioni e vengono nascoste ai cittadini perché si privilegia il mercato alla difesa della salute. Questa diviene allora una violenza istituzionale.

La malattia è sofferenza, le Istituzioni devono applicare principi di precauzione davanti agli interessi del mercato e informare i cittadini di tutti i rischi che la loro salute può correre rispetto a nuovi o vecchi prodotti e consumi, nuove o vecchie strutture e  infrastrutture, nuovi o vecchi comportamenti nel territorio.
                                                                                           

L’informazione sui dati della salute e sulle ricadute nocive di produzioni, prodotti e comportamenti nel territorio, non è mai abbastanza diffusa rispetto all’immagine che appare dei soli benefici. E’ necessario mettere in grado i cittadini di “sapere” perché possano  proteggersi e  pretendere una riduzione  importante della esposizione agli inquinanti oggi presenti e in particolare ai cancerogeni.

Informare diviene un modo di collaborare tra donne, cittadini e  Comune di Milano a ricreare un tessuto urbano e pratiche collettive più salubri.
Ci scusiamo con le relatrici e il relatore e con le /i partecipanti del fitto programma che concede poco tempo al dibattito, sappiamo bene che è meglio fare una o due relazioni per volta e poterne parlare. Siamo agli inizi di questa attività e avevamo paura fosse l’unico incontro quello di oggi, abbiamo voluto intanto porre questi problemi, far sapere.

* Introduzione al convegno organizzato dal tavolo Salute / Ambiente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano il 27 novembre nell’   Aula Magna della Scuola di Viale D’annunzio  fatta da Antonella Nappi,  le firmatarie sono state oltre a lei: Maresa De Filippi, Giovanna Cifoletti, Silvia Bragonzi e  Lea Melandri. L’iniziativa di condurre una serie di incontri informativi sulla salute a Milano era stata annunciata più volte nelle assemblea di tutte le partecipanti ottenendo sempre molto consenso ha ottenuto in seguito il sostegno fattivo della consigliera Anita Sonego,  l’assessora Cristina Tajani ci ha inoltre fornito lo spazio.

Sono seguite le relazioni di
Paolo Crosignani, dell’Istituto dei tumori, che ha parlato di “Effetti a breve e lungo termine dell’inquinamento atmosferico sulla salute“;
Laura Masiero della associazione A.P.P.L.E.: “Cellulare, Wi-fi, come proteggere la nostra salute?“;  www.applelettrosmog.it
A.P.P.L.E Associazione per la Prevenzione e Lotta all’Elettrosmog info@applelettrosmog.it
Paola Marciani, insegnante del corso di laurea di Scienze della Sicurezza Chimica e Tossicologica Ambientale (SSCTA): “Incenerire materie prime non conviene“;
Maria Letizia Rabbone, Pediatri per un mondo possibile: “Inquinamento e salute dei bambini. Che cosa c’è da sapere, che cosa c’è da fare.

Chi fosse interessat* a ricevere le slides di tali relazioni ce le può richiedere a
universitadonne@tiscali.it

                
              

27-01-2013

 

 

 

 

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