ORDINE DEL GIORNO ALL’ASSEMBLEA DEGLI AUTOCONVOCATI
Roma, 10 febbraio 2008

Le donne della RETE FEMMINISTA pongono alla discussione  dell’assemblea degli autoconvocati il seguente ordine del giorno. 

  1. Intendiamo precisare che la Rete non è una associazione di rappresentanza di genere,  ma un movimento che interroga la politica a partire dal suo atto fondativo ovvero quello di essere stata finora un “affare di uomini”.

  2. Siamo consapevoli che la crisi attuale della politica e della sinistra nasce in modo evidente, come in varie occasioni abbiamo affermato,  dall’incapacità di affrontare tutto ciò che storicamente è stato escluso e messo al bando come non politico: le donne, il corpo, la sessualità, la famiglia, la nuda vita e gli avvenimenti essenziali dell’esperienza umana e personale.

  3. Oggi questi temi,  che riguardano soprattutto la  relazione di dominio degli uomini sulle donne, impropriamente definiti “eticamente sensibili” o peggio “questioni morali” attinenti alla sfera della coscienza individuale, o nella migliore delle ipotesi derubricati sotto la voce “diritti”,  costituiscono l’asse portante degli assetti di potere in atto. Di fatto sono il campo di scontro, ma anche di sotterranea collusione  tra i poteri forti costituiti dalla chiesa, dagli apparati tecno-scientifici e dalle burocrazie statuali, rivelandone così la comune radice sessista.

  4. Riteniamo che la costruzione di una sinistra capace di affrontare le sfide della trasformazione non possa prescindere da:
    a)  riconoscere  le donne come i soggetti che per primi  hanno sollevato la politicità di queste tematiche e ne hanno fatto oggetto di pratica 
    b) assunzione di una responsabilità maschile, individuale e collettiva, di fronte a questi temi e di conseguenza
    c) un passo indietro degli uomini  nei luoghi decisionali e nei processi di selezione della rappresentanza, a partire dalle scelte di rappresentanza lideristeche e medianiche.

  5. La campagna elettorale che si prospetta sarà giocata proprio sulla presa emotiva e immaginaria che questi temi hanno e che la destra usa spregiudicatamente mentre la sinistra, quando non è afasica o in soggezione,  delega ai poteri che tradizionalmente ne hanno fatto il loro appannaggio come la chiesa o la scienza.

 

Chiediamo quindi che questa assemblea, costituita dalla volontà di tante associazioni impegnate nella partecipazione diretta della società civile,  nella difesa delle condizioni materiali  di  vita, nella costruzione di una alternativa di società, assuma come proprio principio fondamentale  quanto abbiamo qui esposto.

Chiediamo che questi temi siano considerati dalla Sinistra l’arcobaleno un presupposto imprescindibile del programma, delle modalità di organizzazione e della rappresentanza.

Chiediamo infine una ferma presa di posizione e di iniziativa,  contro la crociata per la moratoria sull’aborto.

Ribadiamo che non ci accontenteremo di un assenso formale, né di una formale assunzione dei contenuti,  ma pretendiamo di vederli in atto  nelle scelte, nelle pratiche e nelle dichiarazioni pubbliche di tutti gli esponenti, uomini e donne,  della sinistra che si va a costituire .

In mancanza di scelte precise in questo senso risulterebbe impossibile per noi femministe partecipare alla campagna elettorale  e al processo costituente della sinistra.

 

 

13-02-2008

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