quarta di copertina
A esplorarlo con grande passione è una giovane studiosa che, attraverso l’esame di una fitta mole di documenti giudiziari, ma soprattutto attraverso lo sguardo dei protagonisti, collaboratori di giustizia intervistati direttamente da lei, indaga il multiforme e contraddittorio universo femminile di Cosa nostra e della ’ndrangheta, cogliendo i tratti di continuità e di rottura con il passato. Dal ruolo tradizionale di custodi del codice culturale mafioso al diretto coinvolgimento nelle attività criminali, la posizione delle donne può essere letta come il risultato di una pseudoemancipazione: la “parità” raggiunta sul piano criminale non trova infatti riscontro nella sfera individuale, nella quale le donne appaiono ancora legate a vincoli propri di un sistema di genere patriarcale. Adottando un approccio rigoroso e al tempo stesso divulgativo, questo libro si rivolge a un pubblico vasto, spaziando dal mondo accademico ai lettori non specialisti. Strumento di studio da un lato, affascinante lettura di storie di vita dall’altro, Donne d’onore offre un compendio della letteratura sul tema e uno spaccato inedito del sistema mafioso, visto dall’interno.
Ombretta Ingrascì
ha conseguito il Ph.D. in Storia presso il Queen Mary College,
University of London. Svolge attività di ricerca e didattica su temi
relativi alla criminalità organizzata presso università, organizzazioni
non governative e istituti di ricerca. È inoltre impegnata in attività di
educazione alla legalità nelle scuole medie inferiori e superiori.
Presentazione a Milano: 31 maggio ore
19 presso il Centro studi e documentazione Saveria Antiochia Omicron Onlus, via Melzi d'Eril 9. Ombretta
Ingrascì
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