L'onda e le formiche
di Liliana Moro

Difficile mantenere la percezione del tempo: non sappiamo mai se i fatti che ci hanno tanto sconvolto sono accaduti ieri o dieci anni fa. Comunque quando escono dai titoli dei quotidiani e dei telegiornali cadono immediatamente nel nulla.

Così come città e paesi di cui per giorni abbiamo indagato con ansia il profilo devastato da qualche catastrofe naturale rimangono fissati nella nostra memoria con quell'aspetto, inchiodati nella condizione di eccezionalità che li ha portati nelle nostre case.

Utilissimo perciò questo lavoro di Terre des hommes Italia che mostra il volto attuale delle regioni devastate dallo Tsunami l'anno scorso. Cittadine indonesiane dove nuove costruzioni iniziano a sorgere accanto alle baracche dell'emergenza, bambini tailandesi che riprendono la quotidianità della scuola e giovani pescatori che faticano in mare o in porto.

Una situazione non rosea, ma in cammino, volti di persone colpite da un grosso guaio ma non devastate o impietrite dalla sciagura. La veste grafica elegante e la qualità delle foto sono un elemento fondamentale della dignità dell'iniziativa, probabilmente esito di un modo non paternalistico di guardare agli abitanti del sud del mondo. Queste immagini sconfessano per una volta lo stereotipo che inchioda le "vittime" a quella condizione di passività e di indigenza, tanto confortante per gli osservatori.


L'onda e le formiche

Tsunami, 26 dicembre 2004, Un anno dopo

Introduzione di Erri De Luca,
foto di Isabella Balena e Bruno Neri

Edizioni Terre des hommes Italia, novembre 2005
viene richiesto un contributo di
. 12

www.terredeshommes.it


26 dicembre 2005