Dalla prima edizione del premio "For Women in Science", ricordiamo per contrasto le ricercatrici cui è stato negato ingiustamente il massimo riconoscimento per la scienza, i Nobel Negati


Sara Sesti

 

Cinque emerite scienziate ricevono il Premio L'ORÉAL- UNESCO
For Women in Science 2007 per le Scienze della Materia

Parigi, 22 febbraio - Cinque eminenti donne scienziato provenienti da cinque continenti riceveranno oggi il 9° Premio L'OREAL-UNESCO For Women in Science. I riconoscimenti sono stati consegnati presso la sede dell'UNESCO da Koïchiro Matsuura, Direttore Generale di  UNESCO, e da Sir Lindsay Owen-Jones, Presidente di L'Oréal.

Le premiate, tutte fisici o chimici, sono:

Professor Ameenah GURIB-FAKIM (Mauritius, Africa), «per la sua esplorazione delle piante di Mauritius e per i loro impieghi bio-medici». Professore di chimica organica e pro-rettore dell'Università di Mauritius, ha realizzato il primo inventario completo delle piante aromatiche e medicinali di Mauritius e della vicina isola Rodriguez. La sua analisi scientifica delle proprietà antibatteriche, antimicotiche e antidiabetiche delle diverse piante ha permesso di aprire la strada al loro impiego sostenibile come alternativa alla medicina "commerciale". <http://www.uom.ac.mu/>

Professor Ligia GARGALLO (Cile, America Latina), «per i suoi studi sulla sintesi di nuovi polimeri». Professore presso il dipartimento di chimica e di fisica alla Pontificia Università Cattolica del Cile, a Santiago, ha studiato soprattutto il modo in cui i monomeri interagiscono per conferie all'enzima le sue proprietà funzionali. I risultati che ha pubblicato permettono lo sviluppo di applicazioni in settori quali la tecnologia, la medicina e l'ambiente. <http://www.uc.cl/quimica/html/academicos/lg.htm>

Professor Mildred DRESSELHAUS (Stati Uniti, Nord America), del Massachusetts Institute of Technology (MIT), Cambridge, Massachusetts, «per i suoi studi teorici in fisica dei solidi e in particolare la concettualiazzazione dei nanotubi di carbonio»..Grazie alle loro piccole dimensioni, alla loro solidità meccanica estremamente elevata e all'alta conduzione elettrica, i nanotubi di carbonio sono ideali per nuovi materiali impiegati nella fabbricazione di biciclette «con telaio di carbonio» e gli schermi al plasma.

<http://web.mit.edu/physics/facultyandstaff/faculty/millie_dresselhaus.html>

Professor Margaret BRIMBLE (Nuova Zelanda, Asia-Pacifico), «per il suo contributo alla sintesi di composti naturali complessi, in particolare delle tossine trovate nei molluschi». Professore di chimica organica e medica all'Università di Auckland, Margaret Brimble ha dedicato la maggior parte del suo lavoro alla sintesi delle tossine dei molluschi che sono utili alla produzione di medicinali destinati a curare Alzheimer, epilessia, ipertensione, malattie vascolari e cancro.

<http://www.che.auckland.ac.nz/staffsites/BrimbleM/index.html>

Professor Tatiana BIRSHTEIN (Russia, Europa), «per il suo contributo alla  comprensione della forma, delle dimensioni, e del movimento delle macromolecole». Professore all'Istituto di Composti Macromolecolari e membro dell'Accademia Russa delle Scienze di San Pietroburgo, ha scoperto delle proprietà di auto-organizzazione di diversi sistemi polimerici eccellenti, impiegati nella fabbricazione del nylon, del poliestere, della schiuma di poliestere, del Plexiglas  del Teflon.

Le Premiate 2007, che ricevono 100.000$ ciascuna, sono state selezionate dalla Giuria internazionale presieduta dal professor Pierre-Gilles de Gennes, Premio Nobel per la Fisica, in presenza del professor Christian de Duve, Premio Nobel di medicina e Presidente-fondatore del Premio L'ORÉAL-UNESCO.

«La partnership L'OREAL-UNESCO è unica per la sua visione della scienza che cerca di promuovere per garantire il futuro del pianeta», ha dichiarato il Direttore Generale dell' UNESCO. «E' unica per la sua  concezione del ruolo che organizzazioni come le nostre giocano in questa sfida formidabile».

Per il Presidente di L'ORÉAL, «La nostra partnership si amplifica giorno dopo giorno perché si fonda su forti convinzioni: che il mondo ha bisogno di scienza e la scienza ha bisogno di donne, ma che anche le donne hanno bisogno di aiuto, di incoraggiamento e di riconoscimento per portare avanti la loro carriera scientifica».

Le donne sono ancora troppo spesso ignorate e discriminate nel mondo scientifico. Rappresentano soltanto il 27% dei ricercatori nel mondo con grandi disuguaglianze a seconda dei continenti: il 46% in Sudamerica, il 29% in Africa, il 15 % in Asia, secondo uno studio dell'UNESCO realizzato nel 2006 (http://www.uis.unesco.org). Per l'Europa, la Commissione europea ha censito il 32% delle donne nei laboratori pubblici e soltanto il 18% nei laboratori privati. Quanto a l'OCDE, rileva una grande dispersione di studenti nelle scienze e tecnologie, particolarmente accentuata nelle ragazze, soprattutto negli Stati Uniti, in Canada e in Francia.

Frutto di una partnership unica nel suo genere, i Premi L'ORÉAL-UNESCO hanno come obiettivo il riconoscimento del contributo che emerite ricercatrici apportano al progresso della scienza  e all'incoraggiamento della partecipazione femminile alla ricerca scientifica. Le laureate servono da modello per le generazioni future, incoraggiando le giovani donne di tutto il mondo a seguire le loro orme. Fino ad oggi sono state premiate  47 scienziate provenienti da 21 paesi.

In totale, oltre 350 ricercatrici in tutto il mondo hanno beneficiato del programma «For Women in Science». Lanciato da L'ORÉAL e UNESCO nel 1998, questo programma pionierista  ha dato origine a molteplici progetti destinati a sostenere le donne di scienza, incoraggiare i progressi della conoscenza e migliorare  lo sviluppo delle società su scala mondiale. Oltre ai premi, vengono attribuite ogni anno 15 Borse internazionali UNESCO-L'ORÉAL a giovani post-dottorande. Le Borse 2007 sono state consegnate il 21 febbraio presso la sede dell' UNESCO. Dal 2001, oltre 200 dottorande hanno beneficiato delle Borse nazionali L'ORÉAL, alle quali sono associate le Commissioni Nazionali per l'UNESCO.

Grazie al suo successo, la partnership L'ORÉAL-UNESCO continua a svilupparsi per combattere le discriminazioni e per sensibilizzare i giovani alla vocazione scientifica. Quest'anno questo programma comune  sosterrà nuove azioni di sensibilizzazione dei giovani nelle scuole e nelle università in tutto il mondo, accostati da molte premiate e membri delle giurie.

 

Una giovane scienziata italiana, con 14 colleghe da tutto il mondo,
riceve
la borsa di studio
UNESCO-L'ORÉAL 2007 For Women in Science


        Parigi, 21 febbraio - Quindici giovani ricercatrici in scienza della vita, provenienti dai  cinque continenti, riceveranno oggi, presso la sede parigina di UNESCO, le borse UNESCO-L'ORÉAL 2007 For Women in Science. Tra loro la  genetista milanese Irene Chiolo, 32 anni.  Conferite ogni anno, dal 2000, tali borse permettono alle post-dottorande di proseguire i loro lavori di ricerca in un laboratorio fuori dal loro paese d'origine. Dal 2006 l'ammontare delle Borse è di 40 000 dollari per una durata massima di due anni.

        Béatrice Dautresme, Vice-Presidente Communicazione e Relazioni esterne di L'ORÉAL, e Walter Erdelen, Vice-Direttore Generale delle Scienze naturali di UNESCO, esprimono il desiderio di sostenere  le giovani donne nella loro scelta di dedicarsi alla ricerca scientifica.

        Le Borsiste UNESCO-L'ORÉAL 2007 sono:

Africa:
Christine OUINSAVI (Benin) Biologia forestale: Gestione di tre specie di alberi che costituiscono una risorsa importante di reddito per la popolazione. Istituto ospitante: Laval Forest Study Centre, Università Laval, Québec, Canada.

Mestawet Taye ASFAW (Etiopia) Scienze dell'Alimentazione: Miglioramento della qualità del latte di capra etiope destinato alla produzione del formaggio. Istituto ospitante: Università delle scienze della vita, Aas, Norvegia.

Khady Nani DRAMÉ (Senegal) Biotecnologia vegetale: Sviluppo delle specie di riso resistenti alla siccità. Istituto ospitante: Africa  Rice Center(WARDA), Cotonou, Benin.

America Latina - Caraibi:
Laura ECHARTE (Argentina) Fisiologia delle Colture: L'impatto delle colture miste mais-soia sulla conservazione del suolo in Argentina. Istituto ospitante: Dipartimento di Studi Ambientali e Risorse, Università di Waterloo, Canada.

Venetia BRIGGS (Belize) Etologia: Studi dei diversi tipi di segnali utilizzati dalle raganelle maschi dagli occhi rossi per migliorare le loro possibilità di accoppiamento. Istituto ospitante: Università di Boston, USA, e l'Istituto di Ricerche Tropicali, Smithsonian Gamboa, Panama.

Nancy CHANDIA (Cile) Chimica organica: Valutazione farmacologica di una pianta del Sudamerica (Stevia rebaudiana) che contiene un composto utilizzato come edulcorante naturale. Istituto ospitante: Università Cattolica di Louvain, Belgio.

Asia - Pacifico:
Fenny DWIVANY (Indonesia) Biologia Molecolare: Sviluppo di un nuovo metodo di controllo della maturazione delle banane che consiste "silenziare" uno dei geni coinvolti nella produzione dell'etilene.

Istituto ospitante: Centro di Ricerca sulle Cellule Vegetali, Università di Melbourne, Australia.
Barno SULTANOVA (Uzbekistan) Biotecnologia: Sviluppo di nuovi tipi di bendaggi umidi per il trattamento di ferite e bruciature gravi. Istituto ospitante: Università Friedrich Schiller, Jena, Germania.

Chawanee THONGPANCHANG (Tailandia) Chimica medica: Identificazione di nuove molecole in grado di attaccare l'enzima responsabile della resistenza ai medicinali anti-malarici. Istituto ospitante: Istituto di Chimica Organica, Università di Zurigo, Svizzera.

Stati Arabi:
Rhimou BOUHLAL (Marocco) Biologia marina: Sviluppare nuovi trattamenti contro le infezioni batteriche, virali o micotiche, dopo lo  studio dell'attività antibatterica degli estratti di alghe marocchine. Istituto ospitante: Laboratorio di Biotecnologia e Chimica Marina, Università della Bretagna del Sud, Francia.

Fatima ABBAS (Sudan) Biologia molecolare vegetale: Studio del potenziale del Solanum dubium, pianta originaria del Sudan, come fonte dell'enzima coagulante del latte utilizzato nella produzione del formaggio. Istituto ospitante: Centro internazionale delle scienze chimiche, Università di Karachi, Pakistan.

Sarrah BEN M'BAREK (Tunisia) Biotecnologia vegetale: Sviluppo di metodi di lotta contro la Mycosphaerella graminicola, un patogeno fungino, responsabile della septoria, che aggredisce il grano sia tenero che duro. Istituto ospitante: Plant Research International, Wageningen, Paesi Bassi.

Europa - Nord America:
Petra KLEPAC (Croazia) Epidemiologia: Lo studio delle dinamiche delle popolazioni e il controllo delle malattie infettive. Istituto ospitante: Centro per le Dinamiche delle Malattie Infettive, Pennsylvania State University, Stati Uniti.

Irene CHIOLO (Italia) Biologia molecolare: Studio della mitosi, processo tramite cui una cellula  si divide e che può essere responsabile della comparsa di un cancro e della progressione. Attualmente conduce una ricerca post doc all'Istituto di Oncologia Molecolare di Milano. Istituto ospitante: Laboratorio Nazionale Lawrence Berkeley, California, Stati Uniti.

Gisella CRUZ GARCIA (Paesi Bassi) Biologia della Conservazione: Il miglioramento della produzione dei campi di riso del nord-est della Thailandia che permettono di proteggere altre piante utilizzate dalle popolazioni locali. Istituto ospitante: Istituto Internazionale di Ricerca sul Riso, Laguna, Filippine.

Lanciato nel 1998, il programma L'ORÉAL-UNESCO For Women in Science, riunisce un'organizzazione intragovernativa e un'azienda privata allo scopo di realizzare dei progetto destinati a sostenere le donne di scienza. Fino ad oggi, oltre 350 ricercatrici in tutto il mondo hanno beneficiato di questo programma, unico nel suo genere.

Oltre alle 15 borse internazionali volte all'arricchimento dell'esperienza di giovani post-dottorande  in istituti di fama in internazionale, l'UNESCO e L'ORÉAL premiano ogni anno cinque ricercatrici di fama (una per continente) che rappresentano dei veri e propri modelli per le future generazioni. I Premi L'ORÉAL-UNESCO For Women in Science 2007 saranno consegnati il 22 febbraio presso la sede di UNESCO, a Parigi. Dal 2001, oltre 200 dottorande hanno beneficiato delle Borse nazionali L'ORÉAL, alle quali sono associate le Commissioni Nazionali per l'UNESCO, in oltre 20 paesi.

Per  maggiori informazioni sulla partnership, i premi e le borse, potete consultare: www.forwomeninscience.com 

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L'ORÉAL è leader mondiale della cosmetica, sviluppa prodotti innovativi che rispondono alle esigenze dei consumatori in 130 paesi. Circa 3000 persone lavorano in 14 centri di ricerca del gruppo situati in Francia, Asia e in America. Le loro scoperte sono all'origine dei centinaia di brevetti ogni anno. Il 55% delle équipes di ricerca sono donne, una percentuale ancora senza uguali nell'industria. <http://www.loreal.com>

Dalla sua creazione nel 1945, UNESCO si è consacrato all'eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione e alla promozione dell'uguaglianza tra uomini e donne, concependo dei programmi di educazione scientifica destinati specialmente alle ragazze, UNESCO ha istituito delle cattedre accademiche che riuniscono le donne scienziato di tutto il mondo. <http://www.unesco.org/science/women>



Per informazioni: Elena CODARA - Comunicazione Istituzionale L'ORÉAL ITALIA,  -

Telefono +39 02 97066605, cellulare +39 335 7598687, ecodara@it.loreal.com

               

Le fotografie sono disponibili sul sito <www.fwis-pictures.com> come da allegato.

<<foto Website.doc>>

Commento di Sylvie Coyaud pubblicato su D il 24-02-07

Il 22 febbraio, nella grande aula rossa dell'Unesco a Parigi, sono stati assegnati i premi Oréal Unesco per le donne nella scienza. Cinque ricercatrici molto affermate, una per ogni continente, e decine a giovani promesse. Assistono ambasciatori, ministri, premi Nobel, celebrità dello spettacolo e della cultura in abito da sera. Non è quello, e nemmeno il buffet squisito con champagne a volontà, a rendere la serata Insolita e Informale. Sul palco le premiate rivendicano, giocose o ingenue, la propria femminilità e Insieme le proprie origini. Sono unite nella scienza, ma vogliono anche mostrarsi diverse tra loro. Indossano il costume tradizionale o, nel caso delle più giovani, l'ultima moda meglio se trasgressiva, nei mille modi delle donne di celare e rivelare il proprio corpo e di far sembrare gli uomini In divisa triste e opprimente. Quella sera, al piedi della Tour Elffel, si sentono in cima al mondo e glielo si legge in faccia.


 

25-06-07