MALASANITA’ o ALTRO?


Il  5 Marzo scorso all'ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio muore una bimba nigeriana di 13 mesi. E' l'epilogo di una vera e propria odissea. La bambina viene dapprima rifiutata dal Pronto Soccorso  perché  è scaduta la tessera sanitaria del padre, in Italia dal 1997. (Per ottenere il rinnovo della tessera sanitaria avrebbe dovuto presentare la busta paga dell'ultimo mese e lui è stato licenziato sei settimane prima). Solo al secondo tentativo e dopo l'intervento dei Carabinieri la bimba è stata ricoverata, ma  scarsamente assistita.

A Carugate, paese in cui vive la famiglia nigeriana, domenica 11 Aprile un corteo di 200 persone ha denunciato come la bambina sia morta " uccisa dalla burocrazia".

Ma si può parlare di "burocrazia" quando è in pericolo la vita di una persona, di un bambino? Se così fosse stato, saremmo di fronte ad una vera e propria violazione dei diritti umani.

Il fatto è di una gravità assoluta e purtroppo non è neppure un episodio isolato. Pochi giorni prima all'ospedale di Melzo era morto un bambino albanese di un anno e mezzo, rimandato a casa dal Pronto Soccorso.

Di fronte a simili episodi, noi donne non accettiamo di sentirci impotenti. Vogliamo denunciare questi fatti gravissimi che purtroppo non sono sintomi di malasanità ma di mancanza di sensibilità della società attuale. In particolare denunciamo la difficoltà di accedere alle strutture sanitarie da parte degli stranieri, soprattutto irregolari, anche se la legge prevede comunque assistenza per loro.

Non possiamo accettare l’idea che questo non sarebbe successo se la bimba fosse stata italiana!
Ora, su denuncia dei genitori per omicidio colposo, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta.
In attesa che si faccia luce sull’accaduto, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia nigeriana.  

 

Gruppo UDI ‘Donnedioggi’    -  Cernusco s/N e Martesana
                                                               Libera Università delle Donne - Cernusco s/N

la notizia

16-04-2010

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