Percorso a più voci Si apre quest'anno una nuova iniziativa proposta da Lea Melandri.
Liliana Moro propone il percorso "Storia e memoria di donne" nel tentativo di vedere la resilienza e/o la complicità delle donne, comunque la loro presenza, in momenti storici in cui l'iniziativa degli uomini di potere si fa particolarmente pericolosa per il benessere e anche la sopravvivenza delle persone. Sappiamo che le donne non sono e non sono state affatto assenti dalla storia, ma la loro azione è stata sovente ignorata o travisata da una memoria di segno prevalentemente maschile. Ora che le ricerche portate avanti da storiche si sono moltiplicate, dovrebbe essere possibile anche vedere la varietà e la complessità di questa presenza.
Il percorso si tiene in collaborazione con l'Unione
Femminile Nazionale
Storie di vita e di genio delle scienziate nelle due guerre mondiali
Marirì Martinengo ha fatto ricerche storiche sulle Trovatore e su Ildegarda di Bingen. La pubblicazione del libro “La voce del silenzio”, nel 2005, ha dato origine alla pratica della “storia vivente” presso la Libreria delle Donne di Milano. Ad essa partecipa fin da subito Laura Minguzzi, insegnante, Presidente del Circolo della rosa.
Ornella Bolzani, sociologa, restauratrice di tele, appassionata di storia delle donne, ci parlerà delle donne impegnate nei movimenti per la pace, femminili o misti, che furono attivi a cavallo tra '800 e '900 fino alla loro grande sconfitta: lo scoppio della prima guerra mondiale. La sua ricerca è partita dallo stupore per la scoperta di numerosi passaggi dal pacifismo all'interventismo. Come mai? Roberta Cairoli ha conseguito il dottorato di ricerca in “Società europea e vita internazionale nell’età moderna e contemporanea” presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa prevalentemente di storia delle donne e delle differenze di genere e di storia politica. Tra le sue pubblicazioni: "Nessuno mi ha fermata. Antifascismo e Resistenza nell’esperienza delle donne del Comasco 1922-1945" (2006), e la cura di "Fatti e idee della Resistenza: un approccio di genere” (2013). Attualmente è membro del direttivo dell’Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como, ricercatrice del Centro Lumina di Milano e socia della Società Italiana Storiche.
Roberta Fossati dopo la laurea in Filosofia, ha conseguito il dottorato di ricerca in “Storia dei partiti e dei movimenti politici”. Da molti anni si è dedicata alla storia delle donne/storia di genere nell’Otto – Novecento. Ha fatto parte del Direttivo della Società italiana delle Storiche e ha pubblicato numerosi saggi, fra i quali “E Dio creò la donna. Donna, religione, questione femminile in Italia”, 1976 (finalista al premio Viareggio 1977); “Elites femminili e nuovi modelli religiosi nell’Italia tra Otto e Novecento” (1997), dedicandosi poi a diverse biografie. Nell’ultimo decennio ha collaborato in vario modo con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Milano – Bicocca.
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