Piano, solo
di Sara Sesti

Il regista Riccardo Milani ha trasformato in film il romanzo di Walter Veltroni "Il disco del mondo" sulla breve vita del musicista Luca Flores, nato a Palermo nel 1956 e morto suicida nel 1995. "La storia di Luca Flores è di quelle che ti entrano dentro scavando in profondità nell'animo umano. Il suo genio musicale insieme ad una sensibilità fuori dal comune ne fanno un personaggio straordinario e affascinante".
Luca Flores da bambino era vissuto per otto anni in Mozambico con la famiglia. Si nutriva di musica, non si stancava di ascoltare un vecchio disco che aveva un cerchio sulla copertina: erano le Quattro stagioni di Vivaldi, e lui lo chiamava "il disco del mondo". Diplomatosi al Conservatorio di Firenze, si impose sulla scena del jazz italiano e internazionale, suonando tra gli altri con Chet Baker e Dave Holland. Dietro la fantasia e la purezza della sua musica c'era lo strazio di una tragedia infantile: la madre perduta in Africa in un incidente stradale al quale Luca aveva assistito e di cui si sentiva in qualche modo colpevole. Un dolore così forte che in una personalità complessa e sensibile come la sua divenne sempre più intollerabile fino ad esprimersi con la malattia mentale. A 39 anni, dopo l'incisione dell'ultimo disco, Luca Flores mise la parola fine alla sua intensa e dolorosa esistenza.
Kim Rossi Stuart è il bravo protagonista: "E' stato un onore per me interpretare Luca Flores. Un jazzista, un artista poco conosciuto ma geniale e ricco di talento. E' una storia davvero struggente, e mi ha affascinato moltissimo l'idea di raccontare una persona che viveva ogni giorno come fosse l'ultimo".
26- 09- 2007
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