Licia Pinelli
- Piero Scaramucci
Una storia quasi soltanto mia

di Gabriella Buora


E’ la riedizione aggiornata della lunga intervista di Piero Scaramucci a Licia Rognini Pinelli, vedova dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato dalla finestra dell’ufficio del commissario Calabresi al quarto piano della questura di Milano nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969, tre giorni dopo la strage di piazza Fontana. Vi era illegalmente trattenuto. La prima edizione dell’intervista è del 1982, Arnoldo Mondatori Editore, in copertina un dettaglio tratto dal famoso quadro “I funerali dell’anarchico Pinelli” di Enrico Baj.

Più che di un’intervista si tratta di un lungo racconto di una donna coraggiosa, tenace,  di grande statura morale, di carattere schivo e di profonda umanità, in cui la storia personale e quella politica sono strettamente intrecciate. E’ con emozione, almeno per le persone che quegli anni hanno vissuto con impegno e passione, che si rileggono oggi queste pagine, ancora di attualità e di grande insegnamento anche per coloro che non hanno avuto esperienza di quel periodo.
La storia è ancora aperta, non è vero “che ora tutto è chiuso, che si è fatta pace e non c’è più bisogno di altro”,  afferma Licia Pinelli dopo l’incontro al Quirinale con Giorgio Napoletano il 9 maggio 2009 . Licia Rognini Pinelli  non è schiacciata nel ruolo di vedova Pinelli, che lei rifiuta, ma agisce con autonomia di giudizio su fatti e persone, con capacità di critica e autocritica, dando importanza solo a relazioni sincere e significative.
Licia non si lascia intimidire, sicura come è della verità di ciò che testimonia, è orgogliosa della sua estrazione sociale e attraversa momenti di grande difficoltà e tensione con dignità, imponendo a se stessa di controllare, almeno in pubblico, emozioni e sentimenti.

La nuova edizione di “Una storia quasi soltanto mia” è dedicata a Camilla Cederna, una bella figura di giornalista, allora molto nota, che subito accorsa nella notte tra il 15 e il 16 dicembre all’ ospedale Fatebenefratelli e alla Questura, si renderà conto immediatamente delle contraddizioni e delle falsità espresse dal questore Guida e anche dal commissario Calabresi a proposito della colpevolezza di Pinelli e degli anarchici per la strage di piazza Fontana. Nel 1971 pubblicherà “Pinelli – una finestra sulla strage” per Giangiacomo Feltrinelli Editore, di interessante rilettura.

L’introduzione di Piero Scaramucci,  alcuni scritti di persone coinvolte in vario modo nelle vicende (il giurista Carlo Smuraglia, i giornalisti Giorgio Bocca e Corrado Stajano, Dario Fo e Franca Rame ed altri), una cronologia della strategia della tensione dal 1965 ai giorni nostri, una bibliografia aggiornata, oltre a un’ultima intervista a Licia Pinelli sull’incontro al Quirinale con Giorgio Napolitano, che ha ricordato Pinelli come vittima innocente e l’attività depistatoria di apparati dello Stato, costituiscono i nuovi contributi alla recente ripubblicazione.

 

Licia Pinelli – Piero Scaramucci
Una storia quasi soltanto mia
Milano 2009, Feltrinelli, pp. 200, Euro 8,50

 

vedi anche:

Stranovolo di un anarchico. La memoria di Licia Pinelli

home