Tiziana Plebani, Le scritture delle donne in Europa Liliana Moro
Un libro fondamentale, detto senza ombra di retorica, che dovrebbe essere presente in ogni biblioteca soprattutto scolastica. Una fonte copiosa di informazioni, notizie, profili biografici, testi, che tiene fede all'assunto del titolo “Le scritture delle donne in Europa” ricordando le donne europee che hanno prodotto scritti, a partire dal Medioevo fino alla Prima Guerra Mondiale. Ogni genere di scritti correndo, quindi, parallelamente al possesso dell'abilità della scrittura, strettamente connessa, ma non sovrapposta alla lettura. Leggere e scrivere: capacità contese alle donne, che quindi dedicarono le loro energie a rivendicare il diritto all'istruzione, quando erano in grado di poterlo fare, e ciò è vero non solo per i periodi più antichi presi in considerazione, ma fino a Ottocento inoltrato, quando diritto di voto, parità d'istruzione, parità di salario, accesso alle professioni divennero gli obiettivi dei movimenti delle donne.
Guida il lungo percorso esplorativo di Plebani, il riferimento a Virginia Woolf e in special modo al suo richiamo a distinguere l'uso, da parte delle donne che scrivono, della penna oppure del piccone. Tuttavia questa non è affatto una storia della letteratura al femminile, anche se vi trovano posto le letterate, le romanziere e le poete, in realtà l'indagine è molto più vasta e si rivolge a ogni tipologia di scritto: lettere, appunti, ricette, testamenti, prove di scrittura per l'autoapprendimento nei primi secoli, diari nei periodi più recenti. In effetti all'autrice sta a cuore sottolineare la trasversalità, la permeabilità delle varie scritture di donne che si influenzano e si contaminano. Come dichiara fin dall'inizio l'autrice:
Particolarmentre interessante la parte dedicata al grande rinnovamento del Settecento e alla prontezza con cui le donne si inserirono in quell'ampio movimento innovativo e liberatorio, cogliendone le opportunità. Difficile dar conto di tutte le suggestioni e le informazioni che vi si trovano; in realtà questo saggio, rigoroso nella amplissima e originale documentazione, si legge come un romanzo per la grazia e la fluidità della scrittura di Tiziana Plebani. Completa la trattazione un'imponente bibliografia e un utile indice analitico.
Carocci, 2019, pagg 367 € 32
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