Stefania Prandi, Le madri lontane

Liliana Moro

 


L'agricoltura è sempre stata un'attività praticata dalle donne, da parte delle antropologhe si ritiene che l'abbiano proprio inventata. Essere madre è un'esperienza ovviamente tipica delle donne. Ma le due cose oggi sembrano incompatibili. Almeno per alcune.


“... adesso non vuole più saperne di me, chiama mamma la nonna, per lei io sono morta”


Stefania Prandi in questo suo ultimo libro affronta questioni di forte attualità: il lavoro agricolo, l'emigrazione femminile, la maternità, che sono intrecciate nella vita delle donne che ha intervistato nel suo lavoro di giornalista e ricercatrice: con esiti del tutto spiazzanti.

La retorica della maternità sacra, della protezione della natalità in Europa viene smentita nettamente dalle vicende di queste madri costrette ad abbandonare i loro figli, anche molto piccoli, per recarsi all'estero a lavorare. Cambiano i luoghi ma le dinamiche sono identiche. Lo facevano le donne italiane negli anni Cinquanta verso la Germania ora lo fanno le donne rumene verso l'Italia. I bimbi sono affidati per lo più ai parenti, nonni o zii, e quando la mamma torna non la riconoscono. L'ha narrato con molta efficacia anche Chiara Ingrao in Migrante per sempre (Baldini Castoldi, 2019).

Ma anche quando i figli sono abbastanza grandi da riconoscere la madre emigrata, la ferita dell'abbandono non si rimargina facilmente, anzi sovente non si rimargina affatto e la sopravvivenza procurata dal lavoro all'estero non garantisce una buona qualità della vita alle famiglie in patria. I figli possono studiare, la casa può avere maggiori spazi, pavimenti e sanitari ma i rapporti rimangono difficili, dolorosi e la vita ne resta profondamente segnata.


“Il senso di colpa delle madri migranti è un buco nero nel quale finiscono le notti insonni, l'abulia, la stanchezza cronica e l'alcol”


Gli incontri nei piccoli paesi agricoli di Basilicata, Calabria, Puglia forniscono a Prandi materiale per delineare con empatia ed efficacia precise figure femminili, inoltre il quadro è arricchito da interviste fatte in Romania e Bulgaria sia alle famiglie coinvolte, sia ad attori sociali: maestre, ricercatori universitari, sindacalisti, che rendono il quadro complessivo della situazione con dati statistici e storici.


In tutto questo lavoro di ricerca il fatto che sia stato portato avanti da una donna ha comportato per l'autrice particolari difficoltà e rischi, che non nasconde, tuttavia le ha certo permesso di avere uno sguardo attento, oserei dire di cura, verso delle donne che vivono con coraggio realtà così difficili.


Stefania Prandi, Le madri lontane

People, 2024, pagg.128, €15

 

 

Home