Associazione
per una Libera Università delle Donne
Presentazione
di
Paola Melchiori

Gli anni '80
L'Associazione
per una Libera Università delle Donne è una Associazione
culturale, senza scopi di lucro, nata nel 1987 da un gruppo di donne di
varia estrazione sociale e culturale.
Coinvolge attualmente circa 300 donne e dà continuità a
un lavoro ormai ventennale, nato spontaneamente attorno ai corsi di educazione
degli adulti frequentati dalle donne e alle esperienze di formazione dei
Consultori per la salute della donna.
L'Associazione si propone una ricerca sul rapporto tra l'identità
femminile e le forme della cultura caratterizzata da un'impostazione in
grado di rispondere alla specificità di un lavoro culturale con
le donne.
Lo statuto dell'Associazione prevede:
a) favorire attraverso ricerche, studi, viaggi, documentazioni, incontri,
dibattiti la conoscenza delle problematiche sociali;
b) formare gruppi di lavoro, non limitati alle sole socie su problemi
culturali, ambientali, storici, politici, economici, socio-religiosi,
ecc.;
c) istituire e gestire corsi scolastici, parascolastici o di aggiornamento
culturale e professionale per le associate e la popolazione;
d) provvedere alla produzione di pubblicazioni, audiovisivi ed altro materiale
di interesse culturale;
e) promuovere spettacoli, feste, mostre e altre manifestazioni artistiche
e culturali.
Profilo
storico
I
filoni di ricerca che confluiscono nel progetto sono:
1)
L'esperienza dei corsi di educazione degli adulti rivolti alle donne.
Dal 1976 ad oggi si sono svolti a Milano, come proseguimento dei corsi
statali di Licenza Media, 97 corsi monografici sulla condizione femminile,
oltre a due corsi di biennio di Scuola Media Superiore, nei quali sono
state coinvolte circa duemila donne. L'utenza, in generale, era ed è
costituita da donne non più giovanissime, casalinghe e lavoratrici
che, alla conclusione di un ciclo di vita comunque legato, anche in presenza
di lavoro, alla gestione della vita familiare, si ritrovano, come esseri
individuali, con spazi ed energie inutilizzate. La formazione culturale
appare come una prima risposta a bisogni maturati in un momento della
vita meno invaso dalla gestione della famiglia, contrassegnato da una
nuova solitudine che fa riemergere nuove o vecchie e dimenticate domande.
Nel corso degli anni l'utenza è mutata, si è allargata e
diversificata comprendendo la presenza di giovani studentesse e lavoratrici
che hanno l'esigenza di interrogare da un punto di vista femminile la
propria attività di studio o il senso del proprio lavoro.
La cultura che si chiede non si configura come strumento di emancipazione:
è domanda di una cultura che abbia un senso preciso come risposta
non solo a bisogni intellettuali ma esistenziali e vitali. é domanda
fatta alla cultura come strumento di ricerca rispetto alla vita, come
qualità e modalità del vivere e non quantità da possedere.
L'originalità di questa esperienza rispetto ad altre, come ad esempio
gli Women Studies, sta nel fatto che l'obiettivo della ricerca non è
tanto il recupero della presenza femminile nelle varie discipline ma l'individuazione
del nesso tra la relazione, fantastica e reale, Uomo-Donna, Maschile-Femminile,
insita nell'esercizio e nelle origini di qualunque sapere, la costruzione
stessa dei contenuti culturali, il loro definirsi, le forme del loro differenziarsi
e le trasformazioni apportate in essi dalla presenza femminile come soggetto.
Lo spazio dei gruppi scolastici di lavoro è un luogo di ricerca
dove:
a) lo studio dei contenuti è accompagnato dall'indagine sui significati
e le ragioni che stanno dietro alle diverse passioni culturali;
b) le relazioni pedagogiche tra donne, orizzontali e verticali, sono oggetto
di indagine parallelamente ai contenuti culturali;
c) si analizza come l'identità femminile si esprima (si perda,
si mimetizzi, trasgredisca) all'interno dell'esperienza culturale;
2) L'esperienza
dei Consultori per la salute della donna.
La domanda di una salute capace di situarsi fuori da un occhio oggettivante
e medicalizzato ha individuato nei corsi della Libera Università
delle Donne una risposta capace di arricchire la conoscenza di tutte quelle
condizioni non strettamente fisiche, legate al disagio psicologico delle
donne, che stanno prima e intorno alla malattia e alla salute e che spesso
solo una ricerca da parte dei soggetti stessi che le vivono è capace
di identificare.
3) L'esperienza
dei collettivi femministi milanesi, in particolare quelli dedicati all'analisi
delle scritture femminili, dove si è approfondito il rapporto tra
soggetto sessuato e mondo simbolico.
L'Associazione per una Libera Università delle Donne, nata da questa
varietà di esperienze è oggi riconosciuta come un luogo
dove le donne creano cultura senza dover perdere le proprie modalità
di pensiero, sensazione, visione. Al suo interno si è formato un
gruppo stabile di donne che, insieme alle docenti, ha costruito negli
anni un vero e proprio percorso culturale e organizzativo autonomo inventando
strutture e forme di lavoro culturale e continuità organizzativa.
Da dove
arrivano i fondi
Come
espressione dell'autonomia della sua storia l'Associazione si finanzia
sostanzialmente con il lavoro volontario e le quote associative delle
socie. Le istituzioni pubbliche locali, Regione, Comune e Provincia hanno
contribuito con interventi di cofinanziamento alle iniziative dell'Associazione.
La struttura
dell'Associazione
Un
Comitato di Gestione è eletto ogni anno dall'assemblea delle socie
é composto di dieci membri, quattro docenti e sei corsiste, ed
è responsabile dell'organizzazione, della progettazione culturale
e dell'amministrazione. Il Comitato di Gestione si avvale della collaborazione
di un Comitato Docenti e di Commissioni Tecniche ogni anno costituite
in relazione alle principali attività dell'Associazione.
Articolazione
delle attività di formazione e ricerca
L'attività
si articola in corsi decentrati nel territorio, in attività di
formazione e di ricerca, in cicli di incontri e dibattiti pubblici e in
numerose occasioni di incontri comuni, centrali, di discussione critica
e bilancio sul lavoro svolto.
1) Corsi/seminari.
Corsi di durata annuale con frequenza settimanale (2 o 3 ore per incontro)
aventi come oggetto diverse aree ed espressioni della cultura.
Si tratta di gruppi di lavoro-ricerca-insegnamento che lavorano attorno
alle discipline storiche (letteratura, antropologia, filosofia, storia,
discipline psicologiche, cinema e teatro, musica, medicina, architettura,
storia dell'arte, economia) e alla conoscenza femminile secondo le ipotesi
delineate sopra. Gli incontri sono condotti da una conduttrice-esperta
fissa che solo occasionalmente si avvale di consulenti esterne.
2) Ricerche
su aree tematiche: il lavoro, la scrittura, il rapporto interculturale
tra donne, l'educazione allo sviluppo.
Si tratta di approfondimenti tematici annuali che trovano via via i loro
strumenti di lavoro: seminari, convegni, incontri pubblici.
3) Gruppo
di formazione/ricerca delle docenti.
é un gruppo di insegnanti che lavora stabilmente in progettazione
e formazione e che su questo percorso di ricerca ha prodotto, nel 1987,
il libro Verifica di identità.
Il gruppo si riunisce con frequenza mensile o settimanale a seconda delle
fasi di lavoro, per la programmazione, la produzione di materiali o le
valutazioni e i bilanci del lavoro didattico, dei seminari di studio,
di aggiornamento, ecc.
4) Dibattiti
e incontri pubblici su temi specifici.
Ogni anno vengono individuati temi di particolare interesse o attualità
(le pratiche politiche delle donne, la politica delle donne di fronte
alla guerra e ai nazionalismi, la posizione delle donne di fronte allo
sviluppo, ecc.) che costituiscono il filo conduttore di cicli di incontri
aperti al pubblico con altre realtà di donne a livello nazionale
e internazionale.
Pubblicazioni
L'Associazione
produce dispense che raccolgono appunti, scritti e riflessioni elaborate
nei corsi. Questo materiale serve sia come veicolo di confronto tra i
vari corsi, sia come materiale didattico, sia come documentazione rivolta
all'esterno dell'attività di ricerca. I materiali sono frutto di
un lavoro collettivo di corsiste e docenti. Pubblica un Notiziario che
esce due volte l'anno e le dispense dei corsi/seminari.
Sito Internet
L'Associazione si è data dal 1999 un Sito internet con una versione in inglese,
continuamente aggiornato e capace di diffondere informazioni e scambio
di notizie sia sulla propria attività che su quella di gruppi affini
a livello nazionale e internazionale.
La sede
dell'Associazione si trova in Corso di Porta Nuova 32, 20121 Milano.
Tel/Fax 02-6597727
e-mail: universitadelledonne@tin.it
www.universitadelledonne.it
13 Luglio
2004
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