In processione vanno

di Maria Schiavo

 

A Rossana Rossanda,
al maggio francese,
alle donne


In processione vanno
invisibili
in qualche luogo
come tutto ciò che è stato vero
le buone intenzioni
le rivoluzioni
che hanno voluto
cambiare il mondo.

Che cosa ancora
dà loro la forza
nel mercato epocale
di separare la purezza
dal terribile errore?
Dove trovano spazio
energia dolcezza
carezza di mano tiepida
che non ghermisce
per continuare il cammino
la buona direzione che avevano intravista?
Che cosa le separa dalla svista fatale,
chi ne guida la sorpresa
l'imprevedibile ascesa
di un senso
appena all'orizzonte
e già scomparso?
Dove vanno a soffrire le macerie?
dove covano ancora il fuoco di giustizia
che le fece andare verso l'esplosione
come una vita nuova ?

Eppure invisibili in processione
in qualche luogo
come tutto ciò che è stato vero
ancora esse vanno.
E in questo procedere che non si ferma
se non alla vista
dove sono i dolori
le torture umilianti
le spranghe nelle stanze
e dove le speranze
se non fu credulità
di popolo disperato o stolto?
Spartaco alla deriva
Rosa Luxembourg
già cadavere nel fiume,
dove l'infinito stupro di donne
dove delle vittime le urla bambine?

Amore ci si mostra in questa veste
talvolta
di un disperato bisogno di un teste
in cammino con noi
un' amata un amato
che condivisero la nostra sacra follia
di voler essere davvero
almeno una volta sola
sfondando
come barricate
invisibili bastioni muraglie
fermando il Tempo
o avendo l'illusione
di averlo fatto almeno per un momento
col proprio corpo
col petto offerto alle sue spade.

Una foto che ci fulminò nell'istante
momento che noi poi dilatammo insieme
gigante nella memoria
senso riconquistato e subito smarrito
punto che duole e ride
sofferenza e gioia
errore infinito
e insieme verità grande che ritorna
che non può
diventare maceria della storia.

E' la Storia che deve farsi piccola
cercarla sotto la terra come la vita
il suo bene
la sua preziosissima spilla smarrita.


marzo 2006