ANDARE OLTRE LE COSE DETTE E RIDETTE

di Mary Daly

 
Marianne von Werefkin

dal Quinto Capitolo di

Quintessenza. Realizzare il Futuro arcaico

 

 Le Donne Selvagge possono “vincere la guerra” Realizzando ciò che hanno già vinto. Ri-Chiamare il nostro Passato Arcaico ci pone nella Direzione per raggiungere il Futuro Arcaico.

La profonda consapevolezza del Retroscena ci mette in grado di sapere che l’unica cosa “nuova” sulla necrotecnologia è che essa avanza sempre più a tentoni, inciampando continuamente nelle fosse del tempo morto. A livello di avanscena, il mondo sta morendo nel regno dei cloni, da lungo tempo.

In senso lato, la pseudo-diversità della “nuova” specie creata dall’uomo è un tema molto triste. Le Donne Selvagge, logorate dal regno dei morti, fuggono dai grandi centri commerciali che offrono la pseudo- varietà di prodotti non necessari, dai cinema dove la maggior parte dei film hanno virtualmente la stessa trama, dalle mega-librerie che offrono una scintillante sistemazione di nonlibri “di successo” volgarizzati, dalle autostrade con gli stessi paralizzanti segnali verdi, dai quartieri periferici con gli identici prati verdi avvelenati ecc.

Ma le mostruosità nectec della fine del ventesimo secolo hanno superato perfino la proverbiale linea del non ritorno.  Riprendendo là dove i nazisti avevano lasciato, hanno messo in mostra l’inferno che stanno noncreando. Sicuri del fatto che non possono essere fermati, stanno inseguendo ciò che Mander chiama la loro “ovvia, crescente e innata tendenza contro la natura”. Mander ci mette in guardia su “ciò che è in gioco negli ultimi due campi ‘di intervento ancora incontaminati’: lo spazio e le strutture genetiche delle creature viventi”. E aggiunge:

 

Da lì, si parte per l’età postbiologica della nanotecnologia e della robotica, i cui sostenitori non fanno neanche finta di preoccuparsi del mondo naturale. Pensano che sia sciocco e fuori moda… Alla fine, possiamo vedere che è l’evoluzione tecnologica a portare qualcosa di nuovo: una rete tecno-politica mondiale, connessa e monolitica, di implicazioni negative senza precedenti.

 

Le Cercatrici Scaltre notano il fatto, di cui non siamo per niente sorprese,  che le fonti non femministe che offrono informazioni utili né analisi critiche dei vari tentacoli della “biotecnologia”, non Nominano la struttura societaria centrale e unificante che genera queste attività necrofile. Le Megere/le Donne Selvagge hanno Costantemente guardato il patriarcato negli occhi (un occhio vitreo, vuoto, spento), lo hanno Nominato, ci hanno Sputato sopra….Sputato in quell’abisso di cattiveria e hanno continuato a Spiraleggiare. E Ora, Nominando e Sputandoci sopra ancora e ancora, Siamo arrivate Qui.

In altre parole: siccome ci vuole la Massima Energia per Nominare ed Agire in questo tempo di grandissimo orrore, di diniego e paralisi da parte dei morti cerebrali, la potente energia che Convochiamo per questo compito è l’Energia/Ginergia che può farci saltare nel profondo della Quinta Dimensione, verso la partecipazione consapevole nella Quintessenza.

Continuare a Spiraleggiare non vuol dire fare niente. Significa fare tutto, vuol dire vaporizzare le patetiche immagini dello specchio della realtà PentaDimensionale – le “creazioni,” le “telecomunicazioni,” le “informazioni” del mondo nectec.  

I critici maschi sono riusciti a risvegliare la passione di fronte all’orrore. Jerry Mander scrive della possibilità di un olocausto genetico come conseguenza della riduzione della diversità genetica.  Il dott. Edwin Chargoff, che prevede la produzione in massa di embrioni umani, afferma che ciò che vede nel prossimo futuro è “un gigantesco macello,” una Auschwitz molecolare in cui invece dei denti d’oro verranno estratti preziosi enzimi, ormoni e così via”.

Possono le Femministe Radicali Elementali essere meno appassionate? La nostra Ri-Sonante denuncia di questi peccati non originali dei tecnopadri è radicata nella nostra Visione Costante e Originale, secondo cui è la civiltà occidentale patriarcale a invadere e manipolare la Natura Selvaggia, procedendo a folle velocità sull’autostrada della distruzione e reiterando e sorpassando Auschwitz.

La mala tecnocrazia ha origine negli Stati Uniti e in Europa e si diffonde in tutto il Terzo Mondo, vampirizzando, smembrando, brevettando, distruggendo tutte le specie su cui riesce a mettere le mani. Non vedere il fatto che gli Stati Uniti e l’Europa sono fallocratici/fessocratici, che sono invadenti, oppressivi e sterminatori, che odiano la vita e odiano le donne significa nascondere la verità. Senza dimenticare che anche i paesi non occidentali sono fallocratici. Andrew Kimbell propone “una nuova biodemocrazia” in cui i “cittadini” possano esprimere una “volontà collettiva per limitare la biotecnologia e bandire il brevetto della vita”.  Mentre elogiano l’ottimismo di questa proposta, le Vegliarde insistono che l’analisi vada più a fondo, che riconosca gli effetti dei miasmi emessi da diopadre, figlio e compagnia bella nella mente di milioni. Le Donne Peccaminose hanno imparato ad essere diffidenti delle soluzioni che non tengono in giusta considerazione la diffusa ingenuità, il cinismo e la falsa speranza.

Le Donne Astute sanno nell’intimo che l’impero nectec, con la sua propensione ad invadere, colpire, percuotere, mutilare e distruggere l’essenza degli esseri viventi, è uno stupratore. La necrotecnologia è l’ultima Violenza che si possa fare sulla Natura Selvaggia. Le sue visioni sono violentemente pornografiche. Le sue imprese sono motivate dalla brama oscena e maniacale di invadere e possedere.

  

VIOLARE I TABÙ PER ENTRARE NELLA QUINTA DIMENSIONE

 

Le Donne Indomite sono Accese dalla Conoscenza Appassionata di questa violazione. Il nostro No all’orrore diffuso è il Si al Richiamo Originale dell’Essere in divenire, che è Inviolabile e Selvaggio. Violando i tabù inventati dall’uomo contro la nostra capacità di Nominare la realtà di tale violazione, ci lanciamo più avanti nella Quinta Dimensione.                 

Dal punto di vista vantaggioso di questa Dimensione, le Donne Bizzarre vedono l’indescrivibile contrasto tra la Creatività Elementale, che è partecipazione a Nemesi, e la strage portata avanti da necrotecnocrati qualsiasi che “creano” blocchi biocidi all’espressione e all’espansione dell’Integrità Elementale. 

Spezzando i tabù contro la Verità, le Donne Terribili rifiutano di essere ridotte al silenzio dalle regole del discorso civile. Nominiamo i demoni tecnologici divoratori di cadaveri che stanno vampirizzando la carne ed il sangue vivo. Diffondiamo la notizia che gli ultimi cannibali e vampiri vogliono possedere i brevetti sulle nostre linee evolutive cellulari. Annunciamo ad ogni granello di sabbia, ad ogni albero, animale, stella che tecnologi imbecilli non rispettano l’integrità di nessun Essere Naturale. Mandiamo messaggi per far sapere a tutti che si stanno producendo odiosi capovolgimenti di Connessione Elementare, improvvisando variazioni che violano i confini delle combinazioni genetiche e cellulari nelle piante, negli animali e negli esseri umani. Prepariamo Articoli Intergalattici sugli scienziati idioti che stanno mandando sonde a infilarsi sotto la “pelle” dei pianeti. Avvertiamo tutte le comete in zona che luridi ragazzacci stanno progettando di tagliare loro la coda per “studiarla”.

Le Donne Terribili si scusano vivamente con la Sfinge per l’orribile alterazione del suo significato che sta avvenendo in questo tempo. Facciamo voto di non permettere che questa profanazione del suo messaggio di Integrità Elementale rimanga impunita. Promettiamo di partecipare con sempre più entusiasmo al lavoro di Nemesi, cambiando modelli d’energia e rispettando l’Originalità d’ogni Altra/o. Solennemente giuriamo che, come Donne Metamorfizzanti, combatteremo ancora più duramente per realizzare il nostro Sé/Sfinge e lavoreremo per trasformare il mondo. Le esprimiamo gratitudine per aver ispirato la nostra Ricerca di Connessione Cosmica Elementale. La Ringraziamo, per averci invitate a S-coprire la natura Quintessenziale della Dea sotto i suoi molti nomi e per averci Chiamato a partecipare alla presenza Transpaziale e Transtemporale di tutta la creazione.

In risposta, a noi Cercatrici la Sfinge apre gli Occhi, le Orecchie e le Altre finestre dell’anima alla Quintessenza.

Non siamo recipienti passive di questo dono. Le Donne che Viaggiano nella Quinta Dimensione devono lavorare per superare la proibizione patriarcale sul Tempo/Spazio. La Rottura di questo Tabù origina dalla Disperazione Profonda che si prova nel vedere ancora più a fondo di quanto fosse prima immaginabile l’abisso della misoginia e dell’odio per la natura. E, Stranamente, ci aiuta a capire più pienamente il nostro potenziale per l’Estasi.

I fabbricanti della monocultura patriarcale stanno lavorando per escludere il Retroscena al punto che gli Abitanti della Natura Selvaggia e le Donne Selvagge - incluse quelle che combattono per vivere sui Confini - diventino una specie in via d’estinzione. Mai prima d’ora, il puzzolente miasma dell’avanscena si è rivelato così assolutamente anti-Selvaggio, anti-Natura ed anti-Femminile. La Chiaroveggenza che si accompagna al riconoscimento di questo fatto è un’opportunità che abbiamo cercato, che abbiamo desiderato. È la nostra opportunità di muoverci nello Stato di Grazia naturale.

Seguire il Richiamo della Foresta per entrare nello Stato di Grazia naturale, in questo tempo assolutamente innaturale, è meno difficile di quanto possa sembrare, specialmente quando riconosciamo l’impossibilità di Vivere nello stato della morte vivente che è l’invadente  tecno-avanscena.

Questo non significa che le Donne Indomite lasciano la lotta perché altre la portino avanti senza di noi. Significa affermare e Vivere la nostra multidimensionalità, così che Spiraleggiamo nella Quinta Dimensione perfino quando stiamo combattendo “a quel tempo”. La nostra partecipazione alla Quinta Dimensione ci dà la forza per superare i distruttori della vita. Più continuiamo a Spiraleggiare, più intensa è la nostra multiforme espressione del potere che fluisce dall’Integrità Biofila.

Ed abbiamo alleati che sono desiderosi di aiutarci a Realizzare la nostra Integrità! Tra questi ci sono gli animali, gli alberi, le stelle e gli Spiriti Elementali (comunemente conosciuti come angeli), che sono i nostri compagni di viaggio nel Tempo/Spazio. Gli incontri con tutti questi esseri sono fonte di grazia naturale. In questo contesto, Grazia non si riferisce al concetto cristiano di dono “supernaturale” di dio. La grazia che sto qui Nominando è Quintessenzialmente naturale. È la fonte innata della capacità di intuire chiaramente, pensare, volere, percepire, immaginare, ricordare, sentire, sanare, insegnare a noi stesse e alle altre, agire con fedeltà alla nostra conoscenza e ai nostri desideri.* Questi poteri naturali sono smorzati ma non eliminati nella società tecnocratica e dalla sua distruzione fisica dell’ambiente, attraverso la continua diffusione di tossine nell’aria, acqua, terra, luce del sole, nel campo elettromagnetico e più recentemente dalle biotecnologie che hanno la pretesa di “risolvere” questi problemi.

Lo Stato di Grazia Naturale è qualitativamente diverso dalla condizione che si sperimenta sotto lo stato di possesso che è la fallocrazia. La grazia naturale è la qualità dell’anima di chi sta uscendo dallo stato innaturale di prigionia e contaminazione. È spesso sperimentato come un dono che può prendere la forma di un lampo d’intuizione o di un raffinato senso della bellezza – come di un tramonto o di un prato luccicante o dei rami di un albero agitati dal vento. Si può trovare nell’intimità del fare l’amore, nella composizione di una musica, nello scambio d’energia in una conversazione con un’amica.

Le Donne Selvagge che provano la grazia naturale sentono l’impulso di ringraziare l’Universo. Più  le Donne Caparbie si muovono in questo stato, meno effimero esso appare. Sappiamo, in un certo senso, che siamo arrivate a casa, anche se stiamo solo per arrivare. Siamo sempre più in comunicazione con il nostro vero essere. Mentre ci sentiamo più vive nella Quinta Dimensione, troviamo che stiamo cambiando in maniera Elementale. Questa trasformazione potrebbe essere descritta come partecipazione ai poteri degli Spiriti Elementali, gli Angeli.

 

 

LO STATO DI GRAZIA NATURALE

E LA NOSTRA CONNESSIONE CON GLI ANGELI

 

Molte Donne Biofile hanno sperimentato la Presenza degli Angeli. Non mi riferisco alle caricature popolari ma agli Spiriti Elementali molto intelligenti, potenti e Selvaggi sui quali i filosofi e i teologi medievali hanno scritto trattati straordinari.

E’ eccitante pensare e studiare gli Spiriti Elementali (angeli), non soltanto perché notiamo la loro Presenza e siamo guidate e difese da loro, ma anche perché quest’esperienza e riflessione ci dà indicazioni vitali per quanto riguarda la vita nella Quinta Dimensione. In questa dimensione siamo invitate a partecipare a poteri che vanno oltre le nostre capacità. I poteri degli angeli sono più grandi dei nostri e tuttavia ci Toccano profondamente in un’infinità di modi.

Nonostante i loro limiti, alcuni filosofi medievali hanno offerto idee affascinanti sugli angeli conosciuti come “intelligenze separate” e come “sostanze separate”. Si credeva che gli angeli fossero incorporei sebbene si dicesse anche che qualche volta assumessero sembianze umane per poter essere visti e ascoltati dalle persone. Non sono “fantasmi” o anime dei morti. Non possono morire. Sono spiriti puri.

Prenderò ora in considerazione alcune qualità attribuite agli angeli, perché offrono alle Donne Maledettamente Sagge lo spunto per qualche riflessione.

Riflettere sull’incredibile diversità degli angeli della visione medievale offre l’opportunità per un chiarimento. Riprendendo le tradizioni filosofiche medievali e dell’antica Grecia, Tommaso d’Aquino sosteneva che gli angeli, “in quanto sostanze immateriali, esistono in quantità straordinaria, molto di più di tutta la massa materiale”. Citando Dionisio, afferma che gli angeli sorpassano il debole e limitato conto possibile coi nostri numeri materiali. Scrive anche che è impossibile che due angeli appartengano alla stessa specie. Ciò significa che ognuno di questi milioni-miliardi-miliardi di miliardi di angeli è una specie distinta da ogni altro individuo/specie. Numericamente parlando, l’immensità di questa diversità non è per noi comprensibile. Ma le implicazioni possono Infiammare l’immaginazione delle Vegliarde Chiaroveggenti.

In quanto siamo state educate a pensare a noi stesse semplicemente come membri della stessa specie, la nostra mente e la nostra immaginazione si è avvizzita. Ci si aspetta che le donne si dividano in categorie di classe, razza, nazionalità, età, ecc., e che non riescano ad intravedere la stupefacente potenzialità della differenziazione degli individui. Riflettere sulla diversità degli angeli, può fornire una base di lancio per immaginare in senso creativo la potenzialità Elementale Femminile della diversità. Questa riflessione suggerisce anche l’assoluta diversità fra tutte le creature Elementali.

Riconoscere e rispettare le nostre profonde differenze non è un compito per donne timorose. Comporta il superamento dell’illusione dell’uguaglianza, specialmente nel modo in cui questa è usata per creare gli stereotipi femminili. Richiede l’uscita violenta dallo stato di clonazione/noia. Le Donne Eccentriche che aprono la mente/il cuore per riconoscere la diversità del nostro Genio, danno vita a scoppi di energia. Ci S-colliamo. Donne Scollate, Realizziamo la capacità di comunicazione profonda, che è totalmente Altra rispetto al dis-corso solipsistico, ripetitivo di cui è piena l’aria del patriarcato.

Le Donne Indocili si sentiranno tirate dentro a riflettere su come gli angeli sono Presenti: sono là dove vogliono essere. Sono dove scelgono di comunicare.

Così un angelo può essere in un posto in un momento ed in un altro nell’istante successivo senza che il tempo trascorra.

Quest’idea chiarisce le nostre molteplici e sempre più intense esperienze di sincronicità. Le Donne Selvagge sono presenti tra loro più spesso di quanto ce ne rendiamo conto. Mentre Realizziamo la naturalezza di questa sincronicità, essa diventa un’abitudine.

Molte Donne Amanti della Vita vivono questo tipo di connessione con gli animali e con le altre creature Elementali come gli alberi, i corpi d’acqua, le rocce e le comete, che sono molto più abili di noi in questo tipo di comunicazione. Non è insolito, in verità, incontrare donne che apertamente affermano che gli animali, specialmente quelli a loro vicini, sono i loro maestri. Altre riconoscono anche il fatto che le pietre, i boccioli e le stelle parlino. Inoltre, non c’è nessun motivo per dubitare che tutti gli esseri Elementali vivano delle sincronicità fra loro. Siamo noi ad essere rimaste indietro. Il resto dell’Universo è già Qui.

Man mano che le Capricciose Donne Vagabonde si radicano sempre di più nello Stato di Grazia Naturale, riconosciamo la consapevolezza delle sincronicità/Sin-crone-cità come un segno che stiamo entrando in armonia con le altre creature Elementari, stiamo cioè scoprendo la Quintessenza, che è l’Integrità Supremamente Armoniosa dell’Universo e Fonte di Estasi.

 

 

QUINTESSENZA: LA MUSICA DELLE SFERE

 

Le molteplici sincronicità vissute dagli esseri nella Quinta Dimensione costituiscono la sinfonia del cosmo. La Badessa di Rupertsberg, Hildegarda di Bingen, Donna Saggia e Mistica del dodicesimo secolo, testimoniò in modo molto convincente sulla realtà di quest’armonia cosmica. Hildegarda fu un Genio di prim’ordine. Poetessa dotata, compositrice, artista, medico, predicatrice e scienziata, scrisse libri di teologia, medicina, scienza e fisiologia così come settanta poesie. Creò una sua propria lingua che consisteva di novecento parole e di un alfabeto di ventitre lettere, entrambi perduti.

All’età di quarantadue anni, Hildegarda cominciò ad avere visioni che rappresentò in  trentasei quadri o “illuminazioni”. In una di queste illuminazioni sono dipinti sette anelli. Nell’anello in alto, rappresentò Maria, Regina del Paradiso sullo sfondo di un cielo pieno di stelle. Nella visione, che era anche un fenomeno uditivo, sentì “un suono che assomigliava alla voce di una moltitudine armoniosa….. una sinfonia della Santa Maria”.  Sentì Maria lodata come “la più brillante gemma e gloria splendente del sole,” e come “materia translucente”.

Dal momento che a molte Agnostiche Brontolone l’immagine di Maria suggerisce la Dea (anche se una Dea detronizzata, domata e posseduta dai padri), la descrizione di Hildegarda della sua visione e dei suoni che l’accompagnavano è di speciale interesse. Le Donne Sagaci non pensano alla parola Dea come se questa parola Nominasse una divinità individuale con un nome proprio. Di fatto, le parole tradizionalmente usate per descrivere Maria derivano dalle descrizioni delle antiche immagini della Dea. Inoltre, le Megere Er-etiche non pensano in modo gerarchico, come se ci fosse “una a capo”, specialmente se pensiamo alla Dea non come un sostantivo ma come un Verbo.

Le parole usate da Hildegarda per comunicare la sua visione suggeriscono la Quintessenza che, nell’antica filosofia greca, è descritta come la chiarezza celestiale dal cielo, l’atmosfera superiore e infuocata del sole e delle stelle e come una forma quasi per niente materiale. Questo non significa che Dea sia uguale a Quintessenza, ma che entrambe le parole fanno riferimento allo stesso regno. Dea è una Metafora per il continuo dispiegarsi del Verbo dei Verbi – l’Essere in divenire. Quintessenza è anche un modo di Nominare il Verbo Essere in divenire, con enfasi specifica sulle sue manifestazioni come fonte d’integrità, armonia e splendore luminoso della forma.

La gioia della partecipazione alla Quintessenza si dispiega continuamente. Questo Senso di Appartenenza (Be-Longing) all’Universo a volte ci fa sentire parte della sinfonia cosmica. Le nostre comunicazioni sincroniche sono segnate dal ritmo, dalla melodia, dall’armonia, e perfino dal contrappunto.

Non è utile che le Donne Viaggiatrici, che vivono sempre più consapevolmente in armonia con la Musica delle Sfere, nascondano la conoscenza del male. Le nostre abilità sensitive ed intellettuali intensificate ci mettono in grado di capire le atrocità e le loro interconnessioni a livelli profondi. La nostra tristezza e rabbia sono Vive e sono assunte nel Fuoco Quintessenziale delle Donne Furiose.

Niente di quello che facciamo è insignificante quando è visto alla Luce della Quintessenza. La quantità non è importante, né lo è la distanza tra esseri separati che partecipano a quest’Armonia Cosmica. A Contatto con la Quintessenza, le Donne Elementali diventano più che mai simili agli alberi e agli angeli. Estendendo le nostre radici più in profondità, siamo libere di espanderci e partecipare alla creazione dell’universo.


 

03 giugno 2005