LAURA CAFIERO e GABRIELLA GALLUZZI


presentano

Ragazze la vita trema

un film di
Paola Sangiovanni

una produzione
METAFILM e FAKE FACTORY


Ragazze la vita trema


Sinossi
Alessandra, Maria Paola, Marina e Liliana hanno provenienze diverse, geografiche, culturali e sociali e le loro vite si sono incrociate o sfiorate a Roma tra la fine degli anni Sessanta e i Settanta.I loro racconti di oggi in prima persona sono integrati da immagini di repertorio, provenienti da archivi audiovisivi in parte privati e inediti, vivide e presenti. E' un raccontare in soggettiva. Il partire da sé formulato spontaneamente  durante la stagione del Femminismo e che si voleva alla base di un modo nuovo di fare politica,  diventa oggi  qui narrazione storica. Il racconto dell'idea di un mondo nuovo, germogliata simultaneamente in tutto il Paese in seno alla gran parte di una intera generazione, un mondo in cui "non ci fossero le violenze, le prevaricazioni degli uni sugli altri", una narrazione svolta  seguendo il binario parallelo della storia delle donne. La presa di coscienza di sé in quanto donne, l'autocoscienza, gli amori, la violenza sulle donne, il divorzio, la contraccezione e l'aborto, il lavoro, il teatro e le radio libere, le occupazioni, il travaso delle esperienze personali in quelle collettive  per un mondo più umano, di donne e uomini, ragazze e ragazzi."Un periodo di vita così entusiasmante, rivoluzionario nel vero senso della parola, laddove per tappe ottieni mutamenti, e mutamenti durevoli, che hanno cambiato il volto sia delle nostre vite che del paese in cui vivevamo e in cui viviamo" dice Liliana."Certo probabilmente non era possibile fare una rivoluzione in Italia, sono stati fatti migliaia di errori, però in virtù di questi errori si è cancellato, si è steso un velo pietoso su tutto. Perché si era arrivati là?", apre Alessandra.
Le nostre ragazze rispondono idealmente alle ventenni e ai ventenni di oggi. E' necessario ricordare, dare spazio e tempo alla memoria per sapere chi siamo.

Ragazze la vita trema

Le ragazze

MARIA PAOLA FIORENSOLI
classe 1947, torinese, a Roma dal 1968, di formazione cattolica, partecipa all'occupazione dell'università La Sapienza e a diversi collettivi femministi. Curatrice delle trasmissioni radio e del giornale Il Paese delle donne.

LILIANA INGARGIOLA
Nata a Roma nel 1947 da una famiglia proletaria meridionale. Militante del Partito Radicale, figura di spicco del Movimento di liberazione della donna nelle lotte per la legalizzazione dell'aborto e contro la violenza alle donne. Negli anni Ottanta abbandona la politica per dedicarsi alla psicoterapia.

MARINA PIVETTA
Nata a Venezia nel 1948, famiglia di artisti, a Roma dal 1974. Per alcuni anni militante di Avanguardia operaia, giornalista de Il quotidiano dei lavoratori e poi di Quotidiano donna, redattrice di Radio Città Futura e Radio Donna. Ha lavorato per tanti anni a Radio Tre della Rai.

ALESSANDRA VANZI
Nata a Roma nel 1955. A sedici anni si sposa e ha una figlia e a diciassette decide di separarsi dal marito. A diciannove comincia a lavorare in teatro ed è la co-fondatrice de La Gaia Scienza, gruppo teatrale di punta dell'avanguardia romana negli anni Settanta. Attrice, autrice e regista.

Ragazze la vita trema


Note di regia
Ragazze la vita trema
è per me soprattutto un film sulla memoria e la sua trasmissione, e sulla sua possibilità di farsi narrazione storica. Per realizzarlo ho incontrato tante donne e ascoltato molti racconti prima di scegliere le quattro protagoniste, racconti di un tempo in cui io ero una bambina o poco più. Ho ascoltato suoni di repertorio e visto immagini. Ho cercato di costruire con tutto questo un rapporto empatico, che è diventato metodo, una sorta di circolarità dell’emozione, ciò che la Storia generalmente stenta a comunicare. Si tratta credo di un’emozione impegnativa, che vorrebbe portare chi guarda e ascolta ad una partecipazione attiva, una memoria vivificata e presente.

 

Ne hanno scritto:

Elisabetta Colla su Noidonne

Katia Ippaso su Gli altri

Cristina Piccino su il manifesto

Lidia Ravera su L'Unità

 

27-01-2010

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