L'universo di Lisa
di Effe Vi

Lisa Randall è una figura di spicco della fisica teorica americana. Nata a New
York 44 anni fa, ha studiato e poi insegnato a Princeton, al MIT ed è
ora professoressa di fisica all'università di Harvard.
Come studiosa della fisica delle particelle e della cosmologia - ovvero
delle relazioni e quantità che descrivono il nostro universo -
ha suscitato enorme interesse la sua teoria delle 'brane' o membrane (
si pronuncia brain, come cervello in inglese), che semplifica lo studio
delle 4 dimensioni evidenti e delle 6 o 7 'nascoste' e attorcigliate di
cui si pensa sia composto l'universo percepibile.
Le 'brane' si possono immaginare - dice Lisa - come delle fette di pane
per fare i toast ( ma di dimensioni extra, enormi o piccolissime), con
la capacità di ''intrappolare' al loro interno tutte le forze o
particelle eccetto la forza di gravità.
La Randall - che è stata anche la prima donna ad ottenere la cattedra
di fisica nella prestigiosa università di Princeton, sostiene che
c'è la possibilità che noi si viva in una sorta di 'voragine'
o 'sacca' quadridimensionale dentro un universo a più dimensioni
e che potrebbero benissimo esserci dei mondi paralleli inosservati con
proprietà diverse dal nostro.
Secondo la sua teoria lo spazio a più dimensioni si potrebbe anche
paragonare a un immenso campo da tennis nel quale si svolgano in contemporanea
numerose partite separate. In ciascun campo -la palla può spostarsi
ovunque, però solo entro il proprio ambito. Ogni partita andrebbe
avanti indipendentemente dalle altre e ogni palla resterebbe perciò
nel suo campo 'parziale'.
Se le foto che da ormai 16 anni ci invia il telescopio Hubble hanno contribuito
a cambiare radicalmente la nostra idea di universo riempiendoci di stupore
di fronte alla sua incredibile bellezza e varietà, le teorie di
Lisa ci aiutano invece a capirne o meglio a cercare di intuire le dimensioni
nascoste. Dal momento che i nostri sensi registrano solo tre dimensioni
più il tempo - uno spazio a V ( cinque) o più dimensioni
è difficile da rappresentare e può sembrarci incredibile.
Dove non arrivano le parole - nel libro ci sono disegni utili per intuire
meglio i concetti esposti e una divertente descrizione dei tentativi di
raffigurare oggetti a più dimensioni su una superficie piatta da
parte di artisti famosi - come il ritratto di Dora Maar di Picasso e la
'Crocifissione' o 'corpus hypercubus' di Salvador Dalì.
Come fanno i fisici a immaginarsi l'universo nella sua 'intimità'
non visibile? E' consolante sapere che un minuscolo volume di spazio arrotolato
ha le stesse conseguenze fisiche di uno estremamente grande, cosa che
rende di sicuro più semplice lo studio del funzionamento dell'universo
attraverso macchine potenti come sono i collisori di particelle.
La Randall ci offre anche una visita guidata nel cuore dell'atomo - un
cosino di un centesimo di milionesimo di metro - di straordinaria chiarezza.
Si sa che la scoperta di particelle infinitesimali molto più piccole
dell'atomo ( anche centomila volte più piccole!) è ancora
ben lontana dall'essere conclusa. Mancano all'appello la particella ,
o bosone, di Higgs ( che consente alle altre particelle elementari di
acquisire massa) e il gravitone ( la particella che trasmette la forza
di gravità).
Si sa che esistono ma ancora non hanno una precisa carta d'identità.
Del resto, il 70% dell'energia dell'universo viene chiamata 'energia oscura'
perché ancora non si sa da dove proviene.
Lisa attende con ansia - anzi lei dice precisamente di 'non stare nella
pelle per la curiosità' - i futuri risultati del LHC ( Large Hadron
Collider) , che dovrebbe entrare in funzione al CERN di Ginevra entro
i prossimi 5 anni e dovrebbe appunto aiutare a scoprire le elusive particelle
non ancora 'stanate' esplorando regioni fisiche mai osservate prima di
adesso.
Può darsi che - come dice Lisa - i risultati del LHC cambieranno
per sempre il nostro modo di vedere il mondo scoperchiando il mistero
dell'universo.
Nell'attesa può essere rassicurante sapere che tutte le leggi e
i processi fisici - gravità compresa - appaiono comunque in accordo
con quanto ci si aspetta che avvenga in un mondo quadridimensionale -
cioè a portata dei nostri limitatissimi sensi.
L'atomo e i suoi misteri
Scheda
informativa
Il
cuore della materia è il nucleo dell'atomo.
Le particelle elementari che compongono gli atomi sono i 'mattoni' della
materia ( un po' come le proteine per le cellule organiche, ma molto più
piccole).
Quanto è grande un atomo? Un amstrong ( un centesimo di milionesimo
di metro)
Lì dentro - nel vuoto- ci sono un sacco di cose:
il nucleo ( centomila volte più piccolo dell'atomo!) - composto
di protoni e neutroni a loro volta composti di quark tenuti insieme dalla
'interazione forte' e gli elettroni che gli girano attorno in orbite ellittiche
mentre fanno una mezza giravolta su se stessi.
Già perché anche se non pare in questo mondo di cose molto
piccole è tutto in frenetico movimento. I Fotoni, per esempio,
sono quanti di luce privi di massa.
Einstein nel 1921 prese il Nobel non per la famosa equazione, ma per la
scoperta dell'effetto fotoelettrico, che è una specie di sistema
a palle di biliardo.
Il fotone colpisce l'elettrone e lo sposta cambiando direzione a sua volta.
L'elettromagnetismo o forza elettromagnetica è dato appunto dagli
scambi tra fotoni: si toccano trasmettendo energia e 'spariscono'. Tutto
questo ruotando su se stessi mentre viaggiano alla velocità della
luce!
Altre particelle interessanti sono poi i leptoni ( da lepton che in greco
vuol dire sottile), cioè di massa piccola, Gli elettroni e i neutrini
sono appunto leptoni.
I neutrini hanno anche un'altra caratteristica: sono privi di carica (
positiva o negativa) perciò non interagiscono attraverso la forza
elettromagnetica ma solo attraverso la forza elettrodebole: per questo
bilioni di neutrini solari ci attraversano da parte a parte ogni secondo
senza che ce ne accorgiamo!
Lisa
Randall
"Passaggi curvi"
I misteri delle dimensioni nascoste dell'Universo
Il Saggiatore, 2006
22 euro, pp509
16- 01- 07
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