RIPRENDIMI

di Sara Sesti

 

 

Anna Negri è alla sua opera seconda, prodotta da Francesca Neri e Claudio Amendola. Nel 1999 ha proposto l'interessante "In principio erano le mutande" tratto dal romanzo di Rossana Campo.

La regista trentenne porta ora sul grande schermo un tema che conosce molto bene: il precariato nel mondo dello spettacolo.

Una troupe cinematografica sta girando un documentario su una coppia giovane, composta da Giovanni e Lucia, grazie alla quale mostrare l'aspetto meno spettacolare e seducente del lavoro d'attore: insicurezza economica e precariato. In breve tempo pero' lo scenario cambia, e Giovanni, in preda ad una crisi esistenziale, lascia moglie e figlioletto pochi giorni dopo l'inizio delle riprese.

La troupe sceglie allora di raccontare quanto l'instabilità lavorativa della nuova generazione possa incidere sulla sfera affettiva e si ritrova tra le mani un trattato per immagini sulla precarietà dei sentimenti.

Riprendimi
è stato l'unico film a rappresentare l'Italia all' edizione 2008 del "Sundance Film Festival" dove è stato giudicato come "una voce nuova femminile che mescola con sapienza privato e sociale, ha il passo a due di un documentario e di un film, interessante nella tecnica digitale"

I giovani attori sono interessanti e tra tutti Alba Rorwacher, per la prima volta protagonista dopo tante apparizioni a margine, crea un personaggio di giovane donna apparentemente fragile e in realtà vitale e appassionata, in grado di lenire con l'intelligenza e il sorriso quel "mal di cuore di ogni giorno", di cui canta, magicamente, Billie Holiday.

 

12- 04- 08

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