Di che cosa è il fantasma la "Teoria del genere"?

Elisabeth Roudinesco

 

La "rivoluzione più lunga" comincia a dare i suoi effetti. Di una politica che "andasse alle radici dell'umano", cambiando i ruoli sessuali, cominciando l'educazione a un diverso rapporto tra maschi e femmine fin dalla prima infanzia, si parlava già nel '68, attraverso le analisi sulla crisi della famiglia e sul potenziale di violenza che si porta dentro "La morte della famiglia", "La famiglia uccide", ecc. Ma dovevano passare quattro decenni per vedere incrinato, anche a livello istituzionale, il determinismo biologico sulla base del quale è diventata "norma" l'eterosessualità, destino della donna la cura dei figli e della casa, potere esclusivo dell'uomo il governo del mondo. Come spesso accade, le leggi arrivano quando diventa impossibile chiudere gli occhi su un paesaggio umano, affettivo, relazionale, che comincia a non rispondere più alle figure, ai valori, alle gerarchie, che vorrebbero consegnarlo a una "naturale" immobilità. Con le nuove norme -ministeriali e comunali- che spostano la "responsabilità" della cura del figli su "genitori" biologici e non biologici, single e coppie, eterosessuali o dello stesso sesso, sposati o conviventi, finalmente cominciano a vacillare due potenti totem: la patria potestà e la "potenza materna", reale o immaginaria che sia. (Lea Melandri)

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De quoi la "théorie du genre" est-elle le fantasme?

 

 

11-2-2014