Venti di guerra nei Balcani

di Graziella Longoni
donne in nero di Milano

Staša Zajović

 

fondatrice delle Donne in nero di Belgrado, attivista per i diritti umani nella rete Women's solidarity against war, mi ha comunicato ieri, 16 ottobre 2007, con un tono preoccupato e anche impaurito, che, da una decina di giorni, sono in atto duri scontri tra due fazioni interne alla comunitā musulmana del Sangiaccato di Novi Pazar (territorio nella Serbia meridionale, diviso  tra Serbia e  Montenegro, ex unitā amministrativa dell'impero ottomano, entrato a far parte della Iugoslavia nel 1918) con il rischio che scoppi una guerra civile.

Probabilmente sono azioni di disturbo per sviare l'attenzione dal Kosovo. Le donne del Sangiaccato, vicine alla rete delle Donne in Nero, cui hanno chiesto aiuto, hanno deciso di contrastare l'esplosione di violenza con una serie di azioni civili volte a promuovere la mediazione del conflitto e la ripresa del dialogo.

 
Purtroppo la situazione in Serbia č sempre molto difficile, a rischio di implosione e niente č mai sicuro.
Spero comunque che continueremo a percorrere insieme la strada del confronto sui temi che ci coinvolgono in quanto donne impegnate nella costruzione di un futuro di pace e di giustizia.

19/10/2007