Satin
Rouge
Una
giovane vedova entra una notte in un locale in cui si pratica la danza
del ventre pensando di trovarvi la figlia adolescente, ma resta catturata
dal fruscio delle vesti variopinte e dalle movenze sensuali delle danzatrici
e inizia così una riscoperta del proprio corpo e della propria
sessualità. Il
melodramma, che vede la lotta ancestrale fra madre e figlia per il possesso
del medesimo uomo (un percussionista che lavora nel locale), manca però
di tensione e di pathos, elementi diluiti e smorzati dallopulenza
e dal barocchismo delle scene di danza. In questo film fascinoso e sensuale i personaggi femminili, sono mostrati spesso nellatto di osservare fuori dalla finestra; le inquadrature non ci restituiscono le loro soggettive sullesterno, ma ci mostrano limmagine di una donna incorniciata e racchiusa. Frequenti sono anche le immagini della protagonista allo specchio, che non a caso aprono e chiudono il film, sebbene il gran finale sia dedicato nuovamente alla danza. Il colorismo delle immagini che riguardano il nightclub si scontra con il grigiore della quotidianità casalinga di Lilia, e con la monocromia delle scolorite e melense telenovele che segue alla televisione. La
matrice stilistica del film, come la giovane regista tunisina ha affermato,
è da ricercarsi nei musical egiziani anni '40 - '60, tra laltro
presenti lanno scorso al festival nellampia retrospettiva
dedicata al cinema egiziano. Satin Rouge si presenta come un film tutto al femminile che lascia poco spazio ai caratteri maschili, relegati al ruolo di osservatori, come i laidi frequentatori di locali notturni, o i vicini di casa e i parenti bacchettoni pronti a leggere ogni segno del viso (la vituperate occhiaie di Lilia) come sintomo lampante di lussuria. Il giovane musicista che madre e figlia si contendono, altro personaggio maschile sostanzialmente muto, diviene nel finale preda di entrambe, come la provocante danza di Lilia a lui rivolta lascia intendere. Il film vuole mostrare lemancipazione della donna tunisina attraverso la liberazione del proprio corpo dalle repressioni sessuali, ma si rivela moralista e sessista proprio in quanto concede alla donna lunica arma che ha sempre avuto: quella della seduzione
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