Le dimensioni perdute
Presentazione Gentilissima Sonia, ho
letto – stavo per dire: ho ascoltato (come si fa con la musica) – le Sue
belle poesie che, per amicizia, mi ha lasciato in bozze da vedere. Mi sono
piaciute tanto. Non ho
la penna adatta. La mia è rude, il mio pennino è assuefatto ormai al duro
stile della lotta politica. Come potrebbe commentare i sentimenti delicati
usciti dalla Sua penna? Il vero
problema è che non sono adatto io! E sa perché? Perché la Sue pagine (non
è la prima volta che La leggo) per me funzionano sempre da trampolino. Non
riesco, cioè, a fermarmi a ciò che Lei scrive o racconta. Forse è la mia
deformazione professionale! Ma nelle cose belle e profonde che esprime,
colgo sempre un riflesso di Dio. E’ l’effetto trampolino, appunto. Le Sue
poesie mi fanno pensare a Lui. Piange i limiti dell’amore umano? E il mio
pensiero corre all’Amore senza limiti. Sogna «una vela che innalzi il
pensiero a mete irraggiungibili»? E io sento il vento dello Spirito che
gonfia le vele della storia e guida l’umanità attraverso mari agitati.
Perfino l’inno vivace al «vino trasparente» mi fa pensare a un’altro Vino,
che «alleggerisce pene e misteri». Mi perdoni, dunque, se non riesco a
fermarmi alle Sue composizioni. Non è colpa mia, se le trascendo. E’
l’effetto che provo sempre, quando incontro poesia vera.
Mi sto aiutando
Sonia Scarpante è nata a Milano nel 1958. Dopo aver conseguito la maturity
scientifica, si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano e
successivamente specializzata in Design e Architettura di interni, campo
in cui ha realizzato con successo numerosi progetti. … "Ho sempre voluto prendere io in mano la situazione per capovolgerla e non diventarne schiava. Non volevo essere schiava del mio dolore, ma desideravo liberarlo. Questo pensiero positivo penso che mi abbia aiutato molto nella vita e durante il corso della mia malattia. La grande forza delle donne può venire solo da lì, dalla determinazione alla vita."
Sonia Scarpante
Sonia Scarpante 17/06/2007 |