Diamo un nuovo profilo alle donne

di Sonia Scarpante

 

La nostra società si sta imbarbarendo e mille accenni quotidiani ci sottolineano questa verità. Politici corrotti che dei loro schiamazzi fanno pubblica virtù, adulti infantili che si fanno scivolare la vita addosso senza cercare di essere i veri protagonisti della propria storia.
Quello che ci appare è un mondo disincantato senza la ricerca di una propria autenticità che ha bisogno di esprimere tutta la forza nella unicità della persona, senza la ricerca di un’autorevolezza simbolo della propria dignità. Mancano i principi, mancano i valori primari che ci costituiscono come persone complete; manca il basamento della nostra società. Manca ciò che rende giustizia alla bellezza umana supportata dal valore intrinseco dell’individuo. Manca questo saper prendersi cura dell’altro e molte sfere sociali, oggi, attestano questa  deriva umana.

Prendersi cura del giovane per chi si occupa di educazione scolastica e sentimentale come l’insegnante o il genitore, prendersi cura di chi amiamo e che in alcuni momenti della vita può mettere in luce fatiche legate al corpo o alla psiche, il prendersi cura della collettività che ha bisogno di esempi validi per crescere nel pensiero, per far crescere l’economia familiare, l’economia di un paese, il prendersi cura di chi ha bisogno di tutela e di rispetto mentre chi ci governa  lo fa con mediocrità e pochezza culturale.
Questi governanti dovrebbero alzare il loro livello garantendo i diritti altrui, il lavoro sicuro e una salute che va salvaguardata soprattutto quando ci riempiamo la bocca di una parola altamente significativa “ democrazia”.

E ancora il prendersi cura di un ambiente che rischia di implodere drasticamente se non riusciamo a capire ciò che nutre la nostra esistenza di bellezza da ciò che, invece, la frantuma dequalificando lo stesso valore umano. La Natura sa essere generosa ma anche spietata quando non le portiamo rispetto, saggezza. La stessa Natura degli uomini che nel campo delle relazioni ha bisogno di sempre più energie feconde per auto  rigenerarsi.  Se ci amiamo come individui nella nostra unicità il passo è assai breve; la distanza è minima da questa visione al bene che può proteggere generazioni future.

Per assurdo oggi si pensa sempre più al profitto, al Dio soldo, mentre abbiamo un estremo bisogno di personalità lungimiranti, di sapienti della vita che sappiano indicare un cammino di prosperità e di generosità. Manca il grande supporto delle donne; dell’umanità le più facilitate a prendersi cura dell’altro e della nostra società perché nel loro DNA si parla di CURA da millenni; esse si espongono più facilmente verso il più debole, verso chi fa più fatica o chi ha insufficienti risorse per emergere dal limbo dell’ingiustizia. Per Natura come madri e figlie sappiamo discernere fra bene e male, più facilmente entrare con l’occhio della speranza nell’obbrobrio di una guerra con le contraddizioni che la alimentano, sappiamo intuire quanto le capacità delle relazioni possano muovere il mondo rendendolo meno asettico, più portavoce di un bene collettivo salutare per tutti noi.
In questo prendersi cura può infrangersi la grande motivazione che spinge anche le giovani generazioni verso lidi più appaganti per lo spirito e le donne, da sempre, sono le più solide, le più facilitate. Esse  possono anche  essere le più orgogliose a dare spiegazione su tali temi che ci costituiscono per condizione e che sanno valorizzare il genere umano.

www.soniascarpante.it

sonia.scarpante@fastwebnet.it


11-01-2010

 

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