Testo
critico tratto dal catalogo della mostra "Sensualità",
Feria
de Monzòn (Huesca). Spagna
Potremmo chiamare sensuale La morte di Cleopatra di Guido Cagnacci - anno 1658, tela di cm. 140 x 159,5 - opera del tardo periodo viennese dove il bellissimo corpo caldo e nudo dolcemente appoggiato su una seggiola di velluto rosso, ricamata doriente, viene venerato da donzelle piacenti, bellissime e sensuali. Cleopatra sembra soavemente addormentata. Non è voluttuoso quel morbido movimento che il corpo sembra mantenere e contenere nel gesto dabbandono? Ma anche le rigidezze algide che si rilevano in Eleonora da Toledo opera del Bronzino del 1545 possono definirsi sensuali. Eleonora, bella nella sua austerità, gelida nelle movenze, affascinante nel suo portamento fedele ed inflessibile, si compiace nel rappresentare una diversa forma di sensualità. Ci sono chilometri di carta riempita di penna nera che parlano di sensualità (spesso vista indissolubilmente legata alla sessualità e alla passione). Nella Teoria dei due stadi di Freud lamore è spiegato come sessualità sublimata le cui radici sono individuabili da una parte nella tenerezza e nella sensualità dallaltra. Sensualità è il gioco dazzardo infinito dove non ci sono luoghi proibiti e dove tutti i divieti diventano passioni. Capricci hollywoodiani, cerchi derba piegati dal sole, pigmenti inorriditi che fuggono perché abbagliati da fari fendinebbia che spaccano le retine e troncano nervi ottici ancora giovani. A volte ci scivola addosso con unintensità languida, dolce, deliziosa e torpida, appena percepibile, come se tutto il mondo fosse diventato improvvisamente morbido e senza angoli retti. Altre volte ci assale in striature screziate con una veemenza dannata, dannosa, amata, verde variopinta, rossa scarlatta, azzurra fuoco, che non concede spensieratezze, un impeto affascinante, travolgente, intoccabile, che non lascia respiro ma che tutto travolge e che sempre, con un inchino rovescio, prima o poi se ne va via. Anelli di fumo sospirati voluttuosamente. Marlene Dietrich era una donna dal fascino incontestato. Quali misteriosità nascondeva nei suoi occhi, nel suo sguardo seducente, nel suo movimento svogliato da far abbandonare e smarrire ogni razionale azione per una dimensione ingombra e satura di turbamenti? Sensualità può essere un rapimento annegante di immaginazione. Come lincubo della giovane e innocente dama che ripeteva a memoria Shakespeare assaporando il rito nuziale come la passione di Romeo & Giulietta e che si ritrovò scalza e imbrattata di sogni Non giurar sulla luna, lincostante luna, per tema che anche lamor tuo si dimostri al parer di lei mutevole. Giochi fluttuanti, sapienze ricamate nel tempo, sfrondate da lacci, ma che importa, il piacere è divino. Sensualità nelle cose più distorte, nelle forme sinuose, dei serpenti, delle inferriate in ferro battuto, nelle maniglie delle porte, nelle tazzine rococò, nellodore di violetta, nel timbro del sassofono, nellassaporare gesti accattivanti, nel perdersi in sguardi ambigui, nel percepire sillabe profumate che trasportano il pensiero, come flauti magici che recapitano desideri spinosi. Supplire la mancanza di bellezza con un barattolo, anche grande, di Nutella è poca cosa e Brad Pitt non accetta una cena con sconosciuti. Giuda Iscariota ci ha tentato, ha voluto avere Gesù tutto per sé e, amandolo follemente, ha detto due parole in più al vicino di tavola trovandosi tuttun tratto appeso ad un albero. Però almeno Gesù laveva baciato. Succede così, senza movimenti estremi, la sensualità sgorga da un serpente a sonagli sopito che inietta un veleno sinuoso, compiacente e azzanna, senza volerlo, la preda. Un corpo grondante di sudore non è una cosa piacevole ma per qualcuno può anche essere sensuale. Per Freud la tragedia della ricerca della felicità attraverso il lavoro e lamore è che alla fine conduce sempre allangoscia e al dolore, perché lindividuo fa esperienza della propria incapacità di controllare gli istinti e si trova alla mercè dei poteri distruttivi dellaggressività e dei propri sensi di colpa. E larte? E la sensualità?
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