Risoluzioni del 2° sinodo europeo delle donne

Barcellona agosto 2003

 

PREAMBOLO

 

Noi, più di 700 donne provenienti dall’est, dall’ovest, dal nord e dal sud dell’Europa e da alcuni paesi extra-europei; bianche e nere, di origine etnica diversa come diverse sono le nostre appartenenze sociali e religiose, il nostro orientamento sessuale, l’età, le (dis)abilità e lo status economico; riunite a Barcellona dal 5 al 10 agosto 2003 per il Sinodo Europeo delle Donne avente per tema “Convivere nella diversità”, interpelliamo noi stesse, le nostre rispettive istituzioni civili, politiche e religiose e tutte le persone di buona volontà, esternando le nostre preoccupazioni, le aspirazioni e gli impegni che ci assumiamo al fine di costruire quell’Europa che desideriamo.

 

Noi, donne europee, stiamo re-inventando, ri-definendo e ri-negoziando la nostra identità, individuale e collettiva, e vogliamo che sia una realtà fluida e aperta, scaturente da ciò che noi definiamo “individualismo altruista o collettivo”.

 

Il rischio e l’incertezza proiettano costantemente la loro ombra sui nostri giorni. Nonostante appaia spesso impossibile tracciare il nostro cammino in una situazione caratterizzata da disoccupazione, violenza, squilibrio ecologico, guerra, discriminazioni, corruzione, paura e insicurezza, noi cerchiamo di individuare delle alternative.

 

Diverse sono le forme di violenza che provocano grande sofferenza e rabbia: violenza economica, sociale, politica, accademica, sessista, che si ripercuote sulle nostre identità nelle quali si sovrappongono e s’intersecano le differenti origini etniche, l’orientamento sessuale diverso, l’appartenenza a confessioni religiose differenti. Abbiamo deciso di non commiserarci più come vittime e di trasformare le nostre paure e la nostra rabbia in potenziale creativo e in azione.

 

Le donne sono parte attiva nei processi di cambiamento in corso in Europa. In quanto esponenti della sua e nostra diversità e in quanto individui collettivi, noi cerchiamo di creare un’alternativa al potere prestabilito e al suo catastrofismo. Vogliamo assumere il processo del cambiamento, lavorando per questo e non opponendogli resistenza. Avvertiamo la necessità di forgiare un nuovo linguaggio per descrivere ciò che sta accadendo e sosteniamo l’emergere in Europa di nuovi parametri politici.

 

Ratifichiamo e ci poniamo in continuità con le risoluzioni del nostro 1° Sinodo Europeo “Le donne cambiano l’Europa”.

 

RISOLUZIONI

  

1.  AMBITO SOCIO-ECONOMICO

 

I principi del neoliberalismo stanno invadendo tutte le sfere della vita. Gli scopi di lucro, connessi con la crescita economica, minacciano di distruggere i fondamenti della nostra esistenza, danneggiano la terra, incrementano la miseria e accrescono il numero di impoveriti/e e di emarginati/e. Le donne sono le persone maggiormente colpite da questo processo.

 

Noi ci impegniamo a:

 

  • Cambiare l’attuale sistema dominante di libero mercato in un sistema economico più giusto e sostenibile;
  • Continuare a lottare per una migliore qualità della vita, per la libertà e la sicurezza economica per tutte le donne, sostenendo delle politiche che garantiscano una più equa distribuzione della ricchezza;
  • Promuovere delle politiche che possano conciliare la vita personale e famigliare delle donne con il lavoro;
  • Fare un uso attento delle risorse naturali e fare pressione sulle autorità affinché scelgano le modalità operative più ecologiche;
  • Esigere delle politiche migratorie che offrano alle donne condizioni di vita migliori e la possibilità di una maggiore partecipazione democratica.

  

2.  AMBITO POLITICO

 

Le istituzioni politiche esercitano sistematicamente diverse forme di violenza e di discriminazione contro le donne.

 

Per noi donne, la politica è l’arte di costruire il consenso mediante il dialogo, componendo interessi diversi. Un dialogo che possa trasformare il nostro comportamento quotidiano e quello delle nostre comunità. Questo tempo di caos e di rischio esige di re-inventare le politiche in risposta alle nuove necessità.

 

Noi ci impegniamo a:

 

  • Sviluppare un sistema democratico fondato su valori che garantiscano la partecipazione delle donne;
  • Denunciare senza tregua ogni genere di discriminazione e violenza perpetrata contro di noi:giuridica, politica, sessista, educativa, religiosa,…, specialmente il traffico e l’abuso di donne;
  • Sostenere i metodi non-violenti per la risoluzione dei conflitti, lavorare per la pace e la prevenzione delle guerre;
  • Denunciare i fondamentalismi religiosi e politici;
  • Incoraggiare e sostenere criticamente la leadership politica delle donne;
  • Costruire delle società aperte alle diversità culturali e religiose;
  • Lavorare per l’eliminazione di strutture omofobiche e rigidamente etero-sessiste nella società civile, nelle istituzioni religiose e nei media;
  • Prendere coscienza del razzismo prevalente nella nostra cultura, nella politica e nell’economia, con tutte le sue conseguenze; ammettiamo il nostro fallimento collettivo nel contrastarlo;
  • Rafforzare azioni che contrastino, nella legislazione e nelle istituzioni, la discriminazione a carico delle lesbiche e delle unioni omosessuali.

  

3.  IDENTITÀ E SVILUPPO PERSONALE

 

Siamo consapevoli che per scoprire le nostre identità personali e per crescere in quanto donne, dobbiamo sviluppare e rafforzare la nostra autostima, fidarci delle nostre esperienze e prendere liberamente le nostre decisioni.

 

Noi ci impegniamo a:

 

  • Continuare a sviluppare le reti tra donne, che ci sono di aiuto nella nostra vita personale, relazionale e lavorativa, valorizzando specialmente la solidarietà;
  • Utilizzare queste reti per condividere le nostre esperienze e trasmetterle alle nostre figlie, così come hanno fatto le nostre madri;
  • Chiedere alle istituzioni politiche, educative ed ecclesiali di adottare una prospettiva di genere;
  • Pretendere che le istituzioni politiche, educative ed ecclesiali operino un cambiamento strutturale che consenta alle donne di essere visibili e attive nei processi decisionali e di controllo.

  

4.  SPIRITUALITÀ

 

Noi, qui presenti, affermiamo la centralità della spiritualità nella nostra vita; una spiritualità originariamente diversa, che è espressione ed è connessa con la nostra modalità femminile di fare esperienza della vita.

 

Noi ci impegniamo a:

 

  • Esplorare e condividere in rete i nostri interessi e le nostre esigenze spirituali;
  • Accompagnarci e sostenerci reciprocamente per elaborare riflessioni e consapevolezza;
  • Incoraggiare le donne di ogni tradizione religiosa a fare uso di ciò che può aiutarle e tralasciare ciò che le opprime;
  • Pensare criticamente e contrastare le tendenze estremistiche;
  • Denunciare ogni forma di abuso, specialmente l’abuso sessuale, perpetrato nelle nostre comunità di fede e chiedere sostegno e risarcimento per le vittime e le altre persone colpite;
  • Celebrare e vivere la nostra spiritualità in comunità aperte e inclusive;
  • Richiedere alle religioni/chiese

-  forme alternative di culto

-  l’uso di un linguaggio inclusivo, anche per Dio

-  di avere un atteggiamento di accoglienza e apertura, anziché di condanna e biasimo

-  di consentire alle donne l’accesso a tutti i ministeri.
 

Noi non ci daremo per vinte perché dovunque si avverte il desiderio delle donne di cambiare e di trasformare il mondo.