Dario Arcidiacono

Ultrapop



Chicca Gagliardo
(a cura di)
Libro degli adornamenti delle donne
Edizioni La Vita Felice
2002

Libro degli adornamenti delle donne
ovvero Trotula minor
di Sara Sesti





E' sorprendente in quanti modi un testo possa tornare a vivere.
Nel caso del Libro degli adornamenti delle donne, la curatrice Chicca Gagliardo
mescola un prezioso ricettario di cosmesi, scritto nell'XI secolo e conservato dall'Accademia della Crusca, alle opere esagerate e dissacranti d'una quindicina di giovanissimi artisti contemporanei.

E proprio nelle provocatorie immagini femminili degli Ultrapop, di Paola Gandolfi, di Karin Andersen e di Silvia Levenson, il De Ornatu Mulierum di Trotula De Ruggiero, medichessa della Scuola Salernitana, ritrova il suo significato originario: un originale trattato sul tema del corpo femminile e dei suoi "vergognosi luoghi".

 


Donne barbute, chiazzate, grinzite, slabbrate, rovesciate, lontane anni luce dal modello di bellezza plastificata adottato oggi dai media, vanno a comporsi in una specie di "elogio dell'imperfezione" che certamente non sarebbe spiaciuto alla leggendaria Trotula, la più famosa delle Mulieres Salernitanae, forse troppo avanti anche per il suo tempo.
La storia del testo viene ricostruita da Mirella Sessa, linguista, ricercatrice presso l'Accademia della Crusca. Da lei apprendiamo che il Libro - noto come Trotula minor - scoperto e conservato nella biblioteca di Francesco Redi, scrittore e scienziato seicentesco, fino a quando capitò tra le mani dell'abate Giuseppe Manuzzi, appassionato lessicografico, che decise di darlo alle stampe in pochi esemplari nel 1863.

A partire dalle singole parole del testo, per lo più termini tecnici entrati ufficialmente nel vocabolario della Crusca nel 1729, Mirella Sessa compie un viaggio a ritroso fino al Libro nella sua integrità, scritto per le nobildonne dell'XI secolo, poi diffuso in diversi manoscritti nel XIV secolo.
Il Trotula minor è un testo d'argomento anche scabroso che penetra nei segreti del corpo femminile .
Vi troviamo gli "adornamenti" per la faccia, la pelle, i denti e i capelli. Ricette ad ingredienti naturali per fare belli i capelli, per curare la buccia (la pelle), per avere una bella faccia senza macule e colorita, per far bianchi i denti o per rimuovere i peli.

Ma l'adornamento più importante riguarda il "luogo vergognoso", affrontato da Trotula senza alcun accento moralistico come si legge nelle prime righe della ricetta per "farlo costringere" o nei consigli alle donne per "parere vergini":
"Sono alquante femmine, che per la grandezza dello instrumento suo all'operazione della lussuria sono trovate molto rozze e sconce, in tal modo che l' uomo, usandole alquante fiate, da quella operazione sconcia sì sono abbandonate, né da indi innanzi non vogliono più a loro andare.[…] Recipe cortecce di mele grane, galle e cortecce loro, foglie di lentischio […]."

"E sono quelle che vogliono parere vergini, e non sono: fae questo rimedio. Recipe sangue di dragone… […]"

Osservato da artisti contemporanei e attraverso gli ingredienti dell'antico ricettario di Trotula, il corpo femminile si ricompone e si rappresenta in modo assolutamente non banale.