Tutto parla di te Emanuela Gianpaoli
Al centro della storia ci sono due donne di diversa età, Pauline (Charlotte Rampling) che tornata a Torino conosce in un centro per la maternità Emma (Elena Radonicich), una giovane appena diventata mamma e per questo in crisi profonda. Pauline è una donna adulta che nasconde un segreto e che ha dedicato la sua intera vita a studiare e capire il comportamento degli animali, sottraendosi di proposito al contatto con gli altri e ai forti legami intimi. Emma è una ballerina, sfuggente ed evanescente. Intorno ruotano altri personaggi, come la dottoressa Gualtieri, la direttrice della casa del quartiere, molto appassionata del suo lavoro e punto di riferimento per Pauline, e Valerio, il regista teatrale con cui Emma ha lavorato, da sempre caldo e accogliente ma incapace stavolta di far fronte al periodo di forte turbamento che sta vivendo l'amica.
Un' opera coraggiosa che la stessa Marazzi presenta nelle varie città con anteprime insolite visto che ad accompagnare la regista ci sono altre donne che si occupano di maternità. Di seguito un breve colloquio con la regista. Come mai ha scelto di circondarsi di altre donne per presentare il suo film? «Perché mi sono accorta che il tema suscita ovunque un ampio dibattito, che una volta sollevato il velo dell' ipocrisia, le donne in sala sentono il bisogno di confrontarsi apertamente e servono competenze specifiche. a Bologna ad esempio ci sarà tra le altre Marzia Bisognin, che è una doula, una figura che appartiene alla tradizione, come la balia, che ora si sta rivalutando, è colei che sta vicino alle neo mamme, soprattutto nel puerperio, la fase più delicata».
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