Habemus Johanna!

di Delia Vaccarello


Johanna Sigurdardottir


Per uscire dalla crisi l'Islanda punta su Johanna Sigurdardottir, ministro più amato dagli islandesi. Designata per l'incarico di premier, strapperà due primati in uno: la prima donna a capo dell'esecutivo in Islanda, la prima donna lesbica premier al mondo.
Capelli bianchi a caschetto, 66anni, ministro uscente per gli Affari Sociali, un passato di hostess, l'esponente socialdemocratica sembra accendere le speranze di un'isola ricca che ha fatto tilt, la cui economia basata su un sistema bancario smisurato non ha retto alla crisi.

Buona parte dei 320mila abitanti nelle ultime settimane ha manifestato a Reykjavik chiedendo le dimissioni del governo, dopo che in ottobre l'esecutivo era stato obbligato a nazionalizzare le prime tre banche del paese a corto di liquidi, mandando all'aria posti di lavoro e risparmi. A questi colpi non ha retto il governo del centrista Geir Haarde (tra l'altro affetto da una grave malattia).
Di qui l'incarico del presidente della Repubblica per un nuovo esecutivo lampo che arrivi almeno a maggio e il nome di Johanna lanciato dai socialdemocratici e approvato dai Verdi, con il profilarsi di un appoggio esterno dei centristi.

Perché Johanna? Perché piace, sta dalla parte delle minoranze, conosce il bisogno, le debolezze, la “gente comune”. Tre su quattro dei cittadini islandesi (73%) sono soddisfatti del suo operato secondo un sondaggio Gallup dello scorso dicembre.
Non è tutto, rispetto ai colleghi è la sola a dare fiducia più dell'anno precedente: è l'unico ministro uscente cresciuto in popolarità nel 2007. Parere significativo, visto l'epilogo del 2008. La gente crede in lei, il responso delle urne potrebbe riconfermarla.

Il lesbismo? Non ne ha fatto mai mistero. Divorziata dal marito, ha due figli grandi e da sette anni un legame regolato dalla “partnership” con la giornalista e scrittrice Jonina Leosdottir. La sua vita privata, resa serena anche da leggi per le unioni civili che l'Islanda condivide con gli altri paesi scandinavi, non pesa sulla vita pubblica. In questo caso fa notizia perché è la prima volta al mondo che una donna lesbica diventa premier.

Ma non è la prima volta che a Johanna stanno a cuore i problemi del suo paese. "Johanna è una politica esperta, tutta l'Islanda la rispetta e la ama" commenta la ministra dell'Ambiente, Thurunn Sveinbjarnardottir. Per molti islandesi, è l'unica che "si preoccupa della gente comune" ed è noto l'impegno profuso per difendere i diritti sociali e le opportunità delle minoranze.

Alle spalle non ha una famiglia famosa né potente. Si è formata sui problemi del lavoro, facendo attività sindacale da hostess. Eletta in Parlamento nel 1978, è stata già ministro degli Affari sociali dal 1987 al 1994. E' una donna che sa scegliere e aspettare, lavorando. Nel '95 lasciò il partito socialdemocratico dopo aver perso la corsa per la leadership, dando vita a una propria formazione. Parlando dopo la sconfitta, guardò lontano e disse: "Verrà il mio momento". Aveva ragione.


da l'Unità.it del 29/01/2009


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