L'Aria di Milano è fuorilegge

Valeria Fieramonte


 

Il Comune di Milano ha organizzato un convegno sui danni dell'inquinamento dell'aria. Purtroppo non c'era cartella stampa, né i relatori, quasi tutte donne, erano di volta in volta presentati con chiarezza, secondo l'usuale costume di dare per scontato che si sappia già chi sono... sulla base degli appunti ecco quanto è stato detto.

Gloria Zavatta, dell'AMAT, si è chiesta quanti diesel e caldaie a gasolio ci sono ancora a Milano: su 40 mila edifici censiti restano circa 3500 caldaie di privati, specie in zona 1, mentre negli edifici pubblici ce ne sono ancora 25. “ Milano – ha aggiunto – è una peculiarità a livello mondiale: ha il primato dell'inquinamento e tutti i valori ( di PM10, 2,5, biossido d'azoto, e ozono ecc) sopra la norma. Anche se di recente qualcosa è stato fatto e c'è stato un lieve calo negli inquinanti, si è calcolato che i livelli attuali di inquinamento dell'aria hanno come effetto una riduzione del tempo di vita di 2,3 anni per abitante rispetto a chi vive in zone meno inquinate. Tutti dicono che occorre adottare dei piani, ma per ora si procede solo di ritardo in ritardo. Eppure basterebbe spendere, almeno secondo uno studio della Commissione Europea, 3 miliardi di euro per risparmiarne 40 in spese sanitarie.”

Il principale imputato è il traffico, ma ora si sono calcolati anche altri fattori: può essere interessante sapere che, nell'inquinamento dell'aria, un 6% è dovuto ai fuochi d'artificio, sempre più diffusi, e un altro 6% al tabacco...In Italia circolano circa 35 milioni di auto. I più inquinanti sono i veicoli industriali – che vanno ancora a diesel per l'86% - ( cui dovrebbe essere vietata l'entrata in città previo allestimento di mezzi alternativi, come già sperimentato altrove, nda) – ma nulla si fa. In compenso gli utenti dei mezzi pubblici sono aumentati del 5% dal 2011, senza che in verità sia migliorato il servizio, e si stanno finalmente allestendo 60 punti di ricarica elettrica. L'ATM dal 2018 avrà infine 25 bus elettrici e 22 ibridi dei 270 previsti.

Il network C40 cities, ( Compact of Mayors) di recente riunito a Parigi, cui ha partecipato anche il nostro Sindaco, ha deciso dal 2020 l'acquisto esclusivo di mezzi elettrici e l'eliminazione completa della flotta diesel dal 2030.

In realtà si tratta ormai di 92 tra le principali città del mondo ( tra cui New York, Parigi, Londra ecc.) che rappresentano il 25% del PIL globale e hanno ora cambiato il nome in ' Covenant of Mayors for Climate & Energy' ( Una specie di riunione solenne dei sindaci per il clima e l'energia).

Carla Ancona ( Roma) ha citato il GBD ( Global Burden of disease), una sorta di conteggio globale delle malattie, che dà la cifra di cifra 3 milioni di morti l'anno causa aria inquinata: di cui 520mila nella UE e 80mila in Italia.

Ha lamentato il fatto che i decessi per inquinamento stanno diventando più numerosi di quelli per altre patologie, e che i bambini nati da donne residenti in zone a più alto traffico alla nascita hanno un peso minore della media. Purtroppo le polveri sottili passano anche la placenta.

Il progetto Viias ha studiato l'impatto degli ossidi di azoto (Nox) in Italia e ha trovato che nelle città il 20% degli abitanti supera i livelli di 60 microgrammi di concentrazione nel sangue, mentre già con 20 microgrammi ci sono effetti negativi...Si è anche notato che nei test di comprensione verbale ogni 10 microgrammi di ossidi di azoto in più per metro cubo provoca una minore comprensione dei testi ( per la precisione -1,4 ogni 10 microgrammi).

Perciò a Bruxelles l'Italia è stata deferita alla corte di Giustizia UE e dovrà pagare una grossa multa per i suoi ritardi. È evidente che cosa preferiscono i nostri dirigenti anche politici.

Occorrerebbe anche promuovere una vera forestazione urbana, ma ognuno può vedere da sé quanto si vada in senso contrario.

Dato che i dati dell'ARPA sono insufficienti e poco credibili un gruppo di cittadini con a capo l'avvocato Anna Gerometta sta monitorando la qualità dell'aria in autonomia: si chiama citizen science, è qualcosa di molto positivo ma certo non può sostituire l'inefficienza dello Stato.

Elisabetta Strada, consigliera comunale da non confondere con la più nota Cecilia, con la quale non ha alcuna relazione di parentela, ha parlato del piano di forte rinnova dei mezzi ATM, e l'assessore Granelli del potenziamento dell'area C e della mobilità elettrica. Nell'aprile di quest'anno ci sarà il primo bus elettrico, finalmente!

Il sindaco Sala, che ha venduto la sua auto e non tornerà indietro sulla scelta, ha concluso che riuscirà a portare il metrò fino a Monza. Solo il 39% dei costi di ATM è coperto dai biglietti, il resto sono fondi governativi: ' La cosa che non va - ha concluso, è che i fondi regionali per il trasporto pubblico ( 4,9 miliardi dati dal governo) sono distribuiti a pioggia e non sulla base dei veri km gestiti e questo è disincentivante proprio per chi fa bene e potenzia i mezzi pubblici! Milano ha voglia di essere leader del cambiamento'… Auguri, ma pare che resterà ancora soprattutto una voglia…

 


26-01-2018

 

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