Il Serpente Cosmico. Il DNA e le origini della conoscenza
quarta di copertina

 

 


Il Serpente Cosmico. Il DNA e le origini della conoscenza
è il terzo titolo della collana Le Civette-Saggi di Venexia Editrice.

E’ scritto da Jeremy Narby, un antropologo che  durante un suo soggiorno in Amazzonia prova l’ayahuasca - la bevanda psicotropa usata dagli sciamani da tempo immemorabile per le loro cure - e ha una visione di splendidi serpenti colorati. Gli sciamani, gli raccontano, apprendono da questi serpenti il rimedio adatto ad ogni malattia.

Su di lui, l’effetto dello spirito dell’ayahuasca, cioè della “vecchietta” (generalmente gli spiriti delle piante sono considerati femminili, così come sono donne la maggior parte degli “sciamani”), è quello di indurlo a una ricerca durata anni, durante i quali gli diventa evidente che quando gli antichi raffiguravano i serpenti (o il drago o l’uroboro, Pitone o Ronìn, o ancora le scale che come liane attorcigliate salgono in cielo), attraverso quel simbolo esprimevano la conoscenza dell’origine della vita e dei modi per accedervi, così come oggi la biologia molecolare la individua nella doppia elica del DNA. Ma con una coscienza di appartenenza al cosmo e di sintonia con la natura che la scienza occidentale ha smarrito da tempo.

Il testo, che si avvale anche di immagini che vanno dalla civiltà sumera alle pitture degli aborigeni australiani, dall’India a Creta e in Scandinavia, racconta del suo imparare a “defocalizzare” lo sguardo per imparare ad accedere alla memoria e alle informazioni che stanno nel nostro corpo e in tutta la sostanza vivente, se solo si è disposte/i a riallinearsi con le fonti dell’energia del cosmo.


Jeremy Narby

Il Serpente Cosmico. Il DNA e le origini della conoscenza

Venexia Editrice, 2006

p.235, 19 euro