Antonia Sani
Non riesco ad adattarmi all'uso sempre più frequente del termine "guerra", abbinato alla lotta contro il coronavirus. "Siamo in guerra", "dobbiamo vincere questa guerra". Espressione usata anche recentemente da Trump. Tutti trasformati in guerrieri, anzi in militari, armi alla mano per sconfiggere il nemico. Credo che chi ha più di 80 anni non possa che opporsi all'uso di questa parola, sperimentata ahimè sulla
propria pelle, parola che ai più giovani può inculcare la voglia di combattere, suffragata dai videogames , Ai nostri giovani noi insegniamo la Pace tra i popoli, il rifiuto delle armi, l'accoglienza di coloro che in fuga dalle guerre cercano ospitalità nel continente europeo... Come possiamo usare la parola "guerra" in senso positivo, come se l'eliminazione, il superamento
di un'epidemia potesse essere paragonato a una "vittoria riportata in guerra" , sia pure battezzata come"guerra santa", in cui consapevolmente i potenti del mondo mandavano al massacro intere popolazioni,
costringendole ad affrontarsi l'un l'altra, divenute all'improvviso nemiche.?
|