Wendy Uba,  Il mio nome non è Wendy
di Paola Monzini

 
 

Vi scrivo per segnalarvi un libro che ho scritto con una donna nigeriana, storia della sua vita di ragazzina e poi di immigrata in Italia. Ha attraversato sfruttamento come prostituta di strada, come badante, ed è riuscita alla fine ad affermarsi. Ora è laureata e lavora bene come interprete. Una figura di grande forza, che con la sua storia ci fa attraversare mondi poco conosciuti e ci fa capire come, nonostante tutto, sia possibile combattere.

 

«Scrivere questo libro mi ha permesso di raccontare la mia storia e dunque di fare un po’ di ordine, o forse di ricreare un necessario disordine. La mia intenzione era di far conoscere ad altri, che non sanno, come succedono certe cose, come si comprano e si vendono le persone, e far vedere che c’è un altro modo, per chi arriva da solo in un paese straniero, di guadagnare. Non c’è solo la prostituzione. E poi, anche se quello che mi è successo mi ha provocato un danno enorme, mi piace poter pensare e dire che ne ho tratto anche forza e che ho imparato moltissimo. Finora ho dovuto sempre nascondere tutto. Ora capisco invece che raccontare è anche una liberazione.»


Questa è la storia di una giovane africana che, come migliaia di altre, si è trovata persa in un paese straniero. È una storia particolare, ma del resto lo sono tutte le storie.

 

Wendy Uba, Paola Monzini
Il mio nome non è Wendy
Laterza, 2007, pp. 200, € 9,00
 

18/06/2007