The Woodsman
-Il segreto
di Gemma De Magistris
Difficile e coraggioso il film di Nicole Kassel. Tocca in modo
fermo e delicato il tema della pedofilia, un argomento che turba parecchio.
Dopo avere scontato 12 anni in carcere per molestie a bambine tra i
9 e gli 11 anni, Walter cerca di capire se può riprendere una
vita normale anche se appesantita dal suo" segreto", cerca
di definire prima di tutto con se stesso cosa voglia dire per lui normalità,
si chiede se stia guarendo. Intorno a lui una collega che "non
si scandalizza" ed ha un doloroso passato, una sorella oggetto
d'amore che si rifiuta di incontrarlo, un cognato disposto a credere
ad una nuova possibilità ma senza complicazioni, e naturalmente
gli altri che mostrano di volta in volta diffidenza, ostilità,
aggressività.
Il film è limpido, netto; il protagonista (un bravissimo Kevin
Bacon che ha conquistato la critica al Sundance e a Cannes ) ha
bisogno del perdono degli altri per perdonarsi. Solo così potrà
ridefinirsi ricostruendo il percorso originario di quegli istinti inaccettabili
ancora prima che per gli altri, per lui stesso.
La regista ci mostra con grande sensibilità e senza chiedere
inutili simpatie la paura di Walter terrrorizzato da quello che sente
e che potrà forse ancora fare. Non ci sono messaggi, nessun compiacimento
o morbosità nel mostrare che "le cose stanno così"
e che Walter dovrà severamente fare i conti con delle pulsioni
non addomesticate. Colpiscono, infine, favorevolmente i dialoghi con
il terapeuta; essenziali, senza ripetizioni e (cosa rara e lodevole)
senza alcun intento di spiegare ad ogni costo ciò che può
essere compreso altrimenti.
La regista
esordiente Nicole Kassell ha scelto un soggetto difficile e ricco
di insidie per il suo debutto sul grande schermo. Tratto dallomonima
pièce teatrale di Steven Fechter che, insieme alla Kassell
ha curato anche ladattamento cinematografico, The Woodsman
evoca nel titolo il cacciatore della fiaba di Capuccetto Rosso.
8-2-2005