Born into brothel
Nati nel bordello

di Gianna Beltrami

 


Collegabile a Water nel tema di un'India disperata, questo documentario riferisce un viaggio a Sonagchi, Calcutta, di due fotografi americani, Zana Briski e Ross Kauffman, registi del film.
L'ambiente descritto è quello di un quartiere a luci rosse, sovraffollato e umanamente degradato, le donne si prostituiscono con tradizione matrilinare e gli uomini sono violenti e abbruttiti dalle droghe. Le persone più marchiate sono pero' i bambini, i figli che nascono come fiori spontanei, maschi e femmine.
Si trascinano per il quartiere senza punti di riferimento e devono arrangiarsi fin da piccoli per racimolare qualche spicciolo.
Hanno occhi dallo sguardo intenso e vivace che sembrano ormai abituati a non vedere le miserie e la sporcizia materiale e morale in cui vivono tutti, loro e gli adulti intorno a loro.
La battaglia per opporsi a questo degrado sembra persa e le vite sembrano ripetersi in una ineluttabile fatale sopravvivenza.

I registi del film narrano l'incredibile trasformazione dei bambini grazie all'intervento di un mezzo come la fotografia.
I due fotografi portano infatti un'ondata di speranza e di fiducia offrendosi d'insegnare a otto ragazzini l'uso della macchina fotografica che regalano a ciascun bambino. E' una scoperta creativa e gioiosa per i bambini che riescono a esprimere con le foto non solo un'inattesa abilità - che potrà portarli a un'esistenza diversa da quella subita fino allora - ma soprattutto un inizio di fiducia in se stessi .

Bellissimo l'appoggio dei due fotografi che prendono per mano, anche in senso metaforico, gli "allievi" e li conducono pian piano fuori dal loro ambiente, prima solo in gite e poi in strutture educative protette e infine ad una mostra fotografica in Europa dove espongono le loro foto. Uno di loro vince il concorso. Ora gli occhi grandi e bellissimi di questi bambini possono "vedere" un'alternativa al loro destino.

Il documentario è del 2004 e nel 2005 ha vinto il Premio Oscar come miglior documentario. E' proposto in versione integrale, con sottotitoli che spesso fanno perdere l'immagine e che accentuano maggiormente il ritmo molto veloce della ripresa cinematografica.


12- 11- 06