nasce il 21 giugno 1870 a Polkendorf, Slesia
muore il 2 maggio 1915 a Berlino
chimica e pacifista tedesca
Nata in una famiglia della grande borghesia ebraica, Clara Immerwahr è la
prima donna laureata in chimica fisica dall’università di Breslavia, nel
1900. Un anno dopo, sposa il chimico (e futuro premio Nobel) Fritz Haber.
La speranza di potersi dedicare alla ricerca, pur assolvendo anche i
compiti di moglie e madre, non si realizza: Fritz fa una grande carriera e
Clara deve assumersi l’ingrato ruolo della consorte del professore, con
funzioni di rappresentanza, di accudimento ma anche di collaborazione.
All’inizio del maggio 1915, quando già infuria la Grande guerra, poco
prima di compiere quarantacinque anni Clara Haber si uccide sparandosi: è
un atto di protesta contro il primo sterminio chimico di massa – la cui
realizzazione era stata affidata al marito – e le imprevedibili
conseguenze che esso può avere. Due settimane prima che Clara scelga di
darsi la morte, oltre diciottomila soldati francesi sono miseramente
periti a Ypern, avvelenati dal cloro.
Prima di compiere quel passo estremo, deciso dopo lunga riflessione – un
gesto che si cercherà di “addomesticare” attribuendolo a una presunta
tendenza al suicidio presente nella famiglia d’origine - Clara aveva
ripetutamente protestato con ogni mezzo contro i preparativi della guerra
chimica messi in atto dal marito.
Ebreo, Fritz Haber è soggetto a molte discriminazioni sul lavoro ed è
escluso dalla carriera di ufficiale; per questo, si sforza di
controbilanciare la sua “pecca” con prestazioni eccezionali. Ora,
rinfaccia a Clara di colpire alle spalle lui e tutti gli eroici
combattenti per la patria.
Scrive Gerit von Leitner nella biografia di Clara: “Durante la guerra, la
sua presa di posizione chiara e univoca è malvista e ostacolata. Le rimane
un’unica possibilità per non diventare complice. Quando la casa è vuota
[dopo i festeggiamenti per la vittoria riportata a Ypern] e Fritz si
sottrae alle sue responsabilità placandosi con un sonnifero, Clara scrive
per ore lettere di commiato, in cui spiega - a chi leggerà - il
significato del suo gesto… I domestici hanno visto le lettere. Chi le ha
distrutte?”.
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