Uscito per la prima volta in Italia nel 1998 con il titolo "Il risveglio della dea", per i tipi della TEA, viene oggi ristampato sempre da TEA in formato tascabile "Shakti Woman. Feeling our Fire, Healing our World" di Vicki Noble, con traduzione di Elena Campominosi. La stessa Noble, in apertura dichiara che siamo davanti ad un libro pensato per le donne, nel quale si propone una visione del femminino "in totale opposizione al concetto junghiano di anima" e di questo si tratta, di un totale capovolgimento del concetto di differenza femminile cui la cultura occidentale ci ha abituati. Attraverso i dieci capitoli in cui si suddivide il saggio, Vicki Noble ci conduce dalle radici dello sciamanesimo femminile, fissate nella pietra di reperti archeologici dell'epoca arcaica e nello stesso corpo delle donne, a un accorato appello alla dea sopita in ogni donna, passando per un esame delle diverse espressioni del potere femminile: la sincronicità ai ritmi ciclici della natura, l'astrologia, il sogno, la trance, l'arte sciamanica, la sessualità legata al giardino, la crescita dei figli. Il cammino di risveglio lungo il quale la Noble ci accompagna è un percorso spiraliforme, che dal dato più esterno, storico e quotidiano, comune all'esperienza di ogni donna e alla storia di tutta l'umanità, penetra sin nel cuore della storia intima e personale dell'autrice, e nuovamente si apre a ogni donna come esempio e messaggio. La visione della storia che ci viene proposta dalla Noble è ciclica, vichiana, la prospettiva estrema ed estremista. Eppure, se l'estremismo di Vicki Noble può inquietare, le sue teorie sono convincenti e la coerenza del suo percorso indiscutibile. Essa ha accettato ogni implicazione dell'assioma di base, riprendendo gli studi dell'archeologa e linguista di fama Marija Gimbutas: la decadenza dell'intera umanità, in tempi diversi, da uno stato di comunione con se stessi e l'ambiente, nel quale la religione si fondava sui cicli della natura e su una divinità femminile, a uno stato di guerre e violenza fondato su un modello patriarcale dominatore. Accettate le sue premesse sulla detronizzazione della dea in epoca arcaica, la cultura, le religioni e la scienza occidentali appaiono come un teatrino di carta allestito per mascherare un gigantesco inganno: la conquista del potere da parte del patriarcato e il costante sforzo per tenere controllato e sedato il potere femminile. Potere che avrebbe sede nel corpo stesso della donna, nella sua fisicità e nell'espressione primaria di tale fisicità: il ciclo mestruale. Accettare orgogliosamente il mestruo, sentirlo come espressione di potenza, è per Noble il primo fondamentale passo nel cammino di risveglio. Fatto questo, le strade attraverso le quali ciascuna donna può esprimere tale potere sono molteplici, ma tutte legate ad una visione sincretica e olistica dell'universo: la mente radicata nel corpo, la conoscenza legata all'esperienza, l'uno in contatto con il molteplice, il passato e il futuro fusi insieme nel presente. Vicki Noble lancia il sasso di questa rivelazione, sta a chi legge la decisione di considerarlo solo un brutto sogno e continuare nel proprio sonno o partecipare al risveglio della Dea.
Vicki Noble, 23 giugno 2006 |