Gruppo "Donne e scrittura"

La cura, nodo cruciale

di Grazia de Benedetti e Liliana Moro


Frida Khalo


Dopo Come nasce il desiderio di politica, e Riflessioni attorno a “La Perdita”, il gruppo Donne e scrittura ancora una volta si è “regalato il privilegio di ragionare insieme” su un tema complesso e nodale: la cura. L'argomento ha da subito mostrato una tale ricchezza di aspetti, implicazioni e intrecci da rischiare di scoppiarci in mano.

Le riflessioni si sono incentrate sulla cura degli altri, questione spinosa e delicata, strettamente legata al ruolo a cui la nostra società ha condannato le donne. E abbiamo visto che mai come in questo caso la ferma volontà maschile di affidare alle donne le funzioni di accoglienza e accudimento trovano pronta rispondenza in un forte desiderio adattativo delle donne ad assumersi questi ruoli.
Nell’appassionato e guardingo tentativo di affrontare la questione è stato frequente e forte il riferimento al tema della maternità, ma anche al femminismo, alle politiche sociali e alle diverse scelte di vita delle componenti del gruppo.

Come è tipico del nostro metodo, le esperienze personali, gli interrogativi si sono mescolati alla lettura di brani e articoli, tra cui alcune lettere dall'Epistolario di Carlo Michelstaedter, pagine da Il piccolo principe cannibale di Françoise Lefèvre e da La cura del mondo di Elena Pulcini, un articolo/intervista a Elisabeth Badinter, autrice del recente Le conflit, la femme et la mère.
Quest'anno più che mai, il nostro laboratorio è stato, a differenza di un corso, un work in progress, che non sa bene dove andrà a sfociare, ma che ha cercato di affrontare le diverse valenze della cura, dall'affettiva alla lavorativa, le aperture e le responsabilità verso il mondo, così come le chiusure e i sacrifici che essa comporta.

La dialettica degli incontri, seguendo la modalità ormai consolidata del nostro lavoro, si è tradotta in scritti, che hanno rispecchiato i nodi dell'argomento e spesso hanno lanciato domande, più che proporre risposte. I nostri testi questa volta non sono stati raccolti in un libretto, perché il lavoro non ci è sembrato affatto concluso e quindi continuerà l'anno prossimo, privilegiando la cura di sé e riprendendo così da un'altra angolazione un tema che va a toccare questioni  irrisolte della vita e proprio per questo viene spesso trascurato o trattato in modo superficiale e ambivalente. Dato che il senso di sé come individuo (individua?) sembra essere poco presente nelle donne.

A settembre riprenderemo il lavoro di ricerca proponendo alla lettura del gruppo le pagine che in ciascuna di noi hanno risvegliato “il fastidioso obbligo di vivere per sé” (Sibilla Aleramo).

 


Il gruppo, che è aperto, si riunisce il giovedì dalle 18 in Corso di Porta Nuova, 32.
Il primo incontro sarà il 30 settembre 2010.

 

per informazioni
universitadonne@tiscali.it

 

home