"NOI E IL MONDO…"
Incontri aperti del Gruppo Soggettività Lesbica

14 aprile 2005

"MATERNITA' LESBICA E PROCREAZIONE ASSISTITA"

 

Antonella Prota Giurleo

 

"Nella vita già abbastanza complicata di una lesbica ci può essere posto anche per la maternità?".
Dalle discussioni del nostro gruppo e dalle interviste fatte, abbiamo acquisito la consapevolezza che il desiderio di maternità e soprattutto la sua realizzazione rappresentano per "le donne che amano le donne" un momento di grandi domande su di sè, sull'origine dei propri desideri, sul senso di responsabilità e, anche, sull'assunzione e messa in discussione del concetto di " limite" e di "naturale".

Le nuove tecnologie riproduttive toccano temi antichi dati per "naturali" e "immutabili":come si nasce e da chi? quando inizia la vita e qual'è il modo legittimo di procreare? cosa significa essere madre-padre-figlio?

Anche le lesbiche si confrontano con le inedite possibilità offerte dalle tecniche di riproduzione assistita: noi riteniamo che ancora una volta il punto di vista di un gruppo sociale "marginale" può illuminare il modo di vivere e di pensare di tutte/i.
Ne discuteremo insieme partendo come sempre non dalle ideologie ma dalle nostre vite e vogliamo confrontarci con tutte/i coloro che su questi temi si interrogano, soprattutto in questo periodo in cui siamo chiamati a rispondere alle scelte semplificatorie di un referendum.


24 Febbraio 2005


SOCIALITÀ: AMICIZIE E LUOGHI D’ASSOCIAZIONE
Verbale dell'incontro

“Una lesbica per amica….” Chissà cosa avrebbe pensato Battisti se avesse saputo che una delle sue più famose canzoni sarebbe stata parafrasata così! Quella canzone, ricorderete tutti, parlava della stranezza, per un uomo, di avere una donna come “amico del cuore”.

Con le risposte che abbiamo raccolto dalle lesbiche con il nostro questionario e con quelle di tutti i nostri amici che abbiamo intervistato forse avremmo potuto scriverla anche noi una canzone sull’amicizia. Forse non sarebbe stata bella come quella ma sicuramente anche noi avremmo colto un punto di vista altrettanto  particolare ed originale.

Nella nostra ricerca abbiamo visto che in genere sono proprio gli amici/amiche ad accogliere la prima “confessione” della nostra omosessualità. Eppure questo gesto di fiducia non implica necessariamente che in queste relazioni si dia davvero spazio, reciprocamente, alla nostra specificità.

E invece la diversità del nostro oggetto d’amore può far sì che anche nelle amicizie il modo di porsi non sia scontato. C’è qualche cosa che non ci diciamo, che non ci dite, perché si può creare disagio, turbamento e confusione? Come ci vivete? Ci pensate persone diverse?


20 Gennaio 2005

SOCIALITÀ: FAMIGLIA E SCUOLA

La famiglia e la scuola sono i terreni in cui crescono e si sviluppano identità e affettività, ma troppo spesso luoghi non comunicanti, in cui confronto e dialogo non trovano spazio alcuno.

L’obiettivo del nostro appuntamento è quello di creare un’opportunità di incontro e di fornire uno spazio di dibattito a familiari ed insegnanti, a partire dalle loro esperienze e non dalle teorie.

 

Genitori, fratelli, sorelle e altri parenti potranno finalmente confrontarsi, tra loro e con noi, sul tema dell’omosessualità.

Avranno così l’occasione di raccontarci come hanno vissuto la scoperta dell’omosessualità della loro figlia/sorella, cosa hanno provato…preoccupazione, indifferenza, solidarietà, accettazione, rifiuto, sensi di colpa…e cosa, forse, non hanno mai detto prima.

 

Gli insegnanti/educatori potranno far emergere dall’incontro con i colleghi le diversità di contesti ed esperienze educative.

La scuola è in grado di tener conto delle diversità di orientamento sessuale? In un contesto multiculturale quale quello attuale l’omosessualità è vista come una diversità fra le altre o piuttosto ha connotati non confrontabili con quelli di altri tipi di minoranze?

 

Vi invitiamo  a coinvolgere e far partecipare più familiari possibile perché pensiamo sia importante dare a noi e a loro un’opportunità di portare la loro voce e la loro esperienza all’interno e al di fuori della famiglia.

 

Vi invitiamo a coinvolgere e far partecipare più insegnanti/educatori possibile per sviluppare una maggior consapevolezza e sensibilità alla diversità.

 

 

Per informazioni scrivere o telefonare a:

gruppogsl@yahoo.it Tel.: 340/2772903