Incontri milanesi 2004
in collaborazione con Unione Femminile e Fondazione Elvira Badaracco


Né veline né velate.

Giovani donne tra immagini, immaginario ed esperienza



 

Qual è l’immagine della giovane donna nella rappresentazione mediatica?
Quali i modelli di femminilità proposti?
Quale è la nostra vita reale di trentenni nel confronto con queste immagini e questi modelli?

Nell’incontro che si terrà in novembre, data da destinarsi, proveremo a dare alcune possibili risposte, traendo spunto da due testi: il libro che traccia il nostro percorso culturale e politico, Generazioni di donne a Sconvegno, in uscita a novembre come quaderno della rivista Pedagogika, e quello del collettivo parigino Tiqqun, Elementi per una teoria della Jeune-fille, recentemente pubblicato da Bollati Boringhieri. Il libro di Tiqqun offre interessanti chiavi di lettura per interpretare immagini e modelli su cui ci interroghiamo e rispetto ai quali vogliamo avere un’attenzione critica.

Ci interessa ragionare su quello che Tiqqun chiama “il dispositivo di controllo della società contemporanea”, la Jeune-fille, concetto asessuato adattabile a maschi e femmine, che si impone attraverso l’immagine patinata della  femminilitudine in quanto disciplina dei corpi, e della gioventitudine in quanto negazione del passaggio del tempo a vantaggio di un atteggiamento di puro consumo rispetto al proprio corpo e alla propria vita; vorremmo mettere questi concetti in relazione con la nostra esperienza di giovani donne in carne ed ossa.

Ad alimentare i nostri incontri è il desiderio di indagare la realtà per modificarla, la consapevolezza che ciò può accadere solo in un percorso costruito collettivamente, la condivisione ed elaborazione di contraddizioni che viviamo come donne.  

Come gruppo, abbiamo cominciato ad incontrarci all’inizio del 2002 per organizzare a Milano una giornata di dibattito tra donne di generazioni ed esperienze politiche diverse, appartenenti a gruppi o singole: si è svolto il 4 maggio 2002, con il titolo Sconvegno: quali soggettività femministe oggi…

 



Presentazione della Casa Editrice Filema di Napoli

a cura di Simona Marino
in febbraio

 

Dal catalogo Filema 2003 segnaliamo:

Maria Zambrano, Note di un metodo a cura di Stefania Tarantino

AA.VV., Travestimenti e metamorfosi, a cura di Laura Giudi e Annamaria La marra


Incontri internazionali

Parigi, novembre 2003
Forum sociale Europeo


La nostra associazione parteciperà all'Assemblea Europea per i diritti delle donne il 12 novembre 2003 - Bobigny - Parc de la Bergère all'interno del Forum sociale Europeo di Parigi

L'assemblea e i gruppi di lavoro che si svolgeranno in un'intera giornata, sono organizzati da associazioni e organizzazioni femminili di tutta Europa, sono parte integrante del processo di costruzione del FSE, hanno lo scopo di dare visibilità alla pratica politica della differenza, di denunciare le politiche neoliberiste che aggravano l'oppressione sessista, di valorizzare la soggettività e le pratiche delle donne e delle associazioni femministe.

Nel corso dell'anno, è stato costruito un percorso all'interno dello scenario del femminismo italiano che tende a connettere donne, di tutte l'età, e associazioni con storie e pratiche diverse; sono stati momenti di confronto significativo gli incontri, promossi dalla Marcia Mondiale delle donne, a Roma (Rialto occupato ), a Firenze (Ponte a Greve) e a Genova; si è formata una rete di donne: Parigi - diverse.

Le tematiche affrontate nelle discussioni, nei gruppi di lavoro e in rete abbracciano l'intera esistenza: Pace e guerra, Istruzione e lavoro, Crisi del welfare, Ambiente, Comunicazione e informazione, Razzismo e omofobia, Diritti e cittadinanza. E' insomma una sfida di pratica e di pensiero politici tutta da reinventare senza la quale parole come democrazia, uguaglianza, giustizia sociale, solidarietà, diritti saranno sempre espressioni parziali, incapaci di comprendere entrambi i generi e di modificare lo squilibrio storico delle loro relazioni.

Quelle che parteciperanno all'iniziativa ne riporteranno notizie, suggestioni, informazioni, prospettive a tutte le interessate in un incontro che si terrà in seguito.

Per informazioni e iscrizioni : www.womenews.net/esf 2003/


Annamaria Medri



Barcellona, agosto 2003
Compartir Culturas

L'incontro con oltre 700 donne, accomunate da una qualche forma di appartenenza alle tre religioni monoteiste, all'inizio di agosto, a Barcellona, mi ha lasciato stupita, nutrita, rasserenata.
Per loro era la seconda volta, a distanza di sette anni dalla prima, che si incontravano per scambiarsi esperienze, riflessioni, pretiche e voglia di cambiamento radicale : donne di ogni età e nazionalità, dal Portogallo alla Russia, e molte con la pelle scura. Il tema dell'incontro era proprio 'Compartir Culturas/Daring Diversities' in vista della costruzione di un'Europa nuova e diversa da quella fin qui proposta : un progetto utopico, ma di donne che già lavorano per renderla possibile.
Femminista e atea, ma da molti anni alla ricerca di una spiritualità femminile che non trova spazio e parola né nelle chiese di qualsiasi latitudine, né nel femminismo nazionale, ero stata invitata a tenere un workshop sulle Cosmologie femminili Pre-Indoeuropee (e quindi non solo pre-cristiane, ma prima ancora che nascesse l'idea di un dio maschio e figlio unico del padre! ). I miei temi, sviluppati nei corsi sul sacro femminile tenuti negli anni scorsi presso la nostra Università , hanno incrociato l'insopprimibile esigenza di tante donne di interrogarsi anche sul divino, sul bisogno di senso che esso esprime, e di agire liberamente una spiritualità senza intermediari nella vita di tutti i giorni, senza rinunciare a niente della nuova consapevolezza che il femminismo ha dato a tutte noi.
E che lavorano qui e ora (come dice Mary Daly), nella facoltà di teologia ( mai immaginato che ci fossero così tante e così giovani donne teologhe), nelle gerarchie ecclesiastiche (mai visto prima suore in braghe corte che ballano in girotondo), contro le divisioni forzate (una vescovo cattolica, una pastora protestante e una rabbina hanno celebrato una messa), con un forte impegno diretto nel sociale (per le strade con le prostitute in Europa, nelle ong in Africa e America Latina).
Le italiane presenti erano anch'esse un bell'esempio di diversità, cristiane di base, teologhe, maestre di yoga e suore comboniane, solo per dirne alcune. E tutto in un fitto programma durato cinque giorni, perfettamente organizzato e autofinanziato (né le curie né il governo europeo hanno dato soldi, anche se richiesti), nel caldo - per fortuna ventoso - dell'Università Autonoma su una collina di Barcellona, alternando conferenze a piccoli gruppi di incontro tra varie nazionalità, workshops di parole e non verbali, canti, rituali 'pagani ', teatro ed escursioni turistiche. Insomma, una bella esperienza, dove condividere le culture e osare la propria diversità, senza paura di giudizio o di rifiuto, è stata la pratica concreta di una settimana di mezza estate, che ha lasciato tutte più forti e determinate a continuare sulla propria strada in un mondo dove non esistono solo conflitti e disperazione.

Luciana Percovich

Nella rubrica Mito-Religioni, qualche informazione in più, comprese le Risoluzioni Finali