Persepolis

di Sara Sesti



 

Il film di Vincent Paronnaud e dell'iraniana Marjane Satrapi - tratto dal fumetto omonimo scritto e disegnato da Satrapi - ha ottenuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2007 " per il suo valore di denuncia, abbinato a un'alta qualità di disegno".

Marjane Satrapi, nata a Rasht nel 1969, racconta la sua personale vicenda che inizia quando è bambina, alla fine degli anni 70, in una famiglia abbiente e colta, di sentimenti e lunga pratica di opposizione al regime dello Scià ormai agli sgoccioli (la mamma e la nonna "femministe" la educano alla libertà e all'integrità morale, lo zio comunista ai valori della tolleranza). La rivoluzione di Khomeini è accolta come una ventata liberatoria e modernizzatrice anche dai ceti intellettuali, laici, di sinistra come quello cui appartiene Marjane, ma i segnali restrittivi, di intolleranza e di regresso fanno presto a manifestarsi: le galere si riempiono di perseguitati più di prima, la condizione femminile subisce forti limitazioni. La famiglia decide dunque di spedire Marjane, adolescente ribelle (compra al mercato nero i dischi dei BeeGees, sotto il velo si sente punk, ascolta gli Iron Maiden, osa criticare la professoressa di religione), a studiare a Vienna.

Là frequenta il Liceo dove subisce altre discriminazioni. Come iraniana è poco accettata e socializza solo con compagni border-line (frequenta locali di musica hard rock, fuma spinelli, indossa minigonne, vive i primi deludenti amori ). Sarà un´esperienza dura e dopo qualche anno Marj chiederà di tornare a casa. Dopo una forte depressione, si iscrive all' università, si innamora, decide di sposarsi nell'illusione di essere più libera, frequenta festini scatenati, subisce la repressione poliziesca, decide di divorziare. Anche questa sarà una parentesi dopo la quale, ventiquattrenne, Marj lascerà nuovamente il paese per Parigi.

Una buona dose di ironia accompagna lo sguardo di Satrapi anche sugli anni chiave della recente storia iraniana, quelli della guerra con l'Iraq che fece un milione di vittime. Naturalmente il suo lavoro non è piaciuto all'ambasciata iraniana per le critiche all'integralismo islamico e agli effetti sul suo Paese. Da parte sua Marjane ha dichiarato che non tornerà più in Iran proprio per le condizioni in cui sono costrette a vivere le persone.

Marjane Satrapi, non è una semplice scrittrice, è più giusto pensare a lei come a una pioniera. Ed è per questo che il suo Persepolis - Storia dí un'infanzia - in assoluto il primo fumetto della storia arrivato dall'Iran - non è solamente una striscia comica. Dentro c'è tutta la transizione di una società secolare in Stato islamico: raccontata, autobiograficamente, attraverso il quotidiano di una ragazza che ha scelto Parigi quale città in cui vivere. Persepolis 2 invece conquista con le sue semplici vignette in bianco e nero che raccontano alla gente del vero Iran, quello che sta oltre i pregiudizi che circondano il regime: immagini che dicono più di quanto non facciano le parole.

Il film Persepolis, doppiato in italiano da Paola Cortellesi, Lucia Maglietta e Sergio Castellitto, si ispira ad entrambi i fumetti di Marjane Satrapi pubblicati in Italia da Sperlig & Kupfer Editori.

Nel 2003 Ravenna le ha dedicato la mostra " Il velo di Maia. Marjane Satrapi o dell'ironia dell'Iran"


 


29 - 02- 08

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