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In
vita, Käthe Kollwitz gode di grande fama e di numerosi riconoscimenti,
pur dovendo sopportare molti pregiudizi, discriminazioni e conflitti
che ancora oggi sono di intralcio alle donne. Nel
1891, quando sposa il medico socialista Karl Kollwitz, il padre è
profondamente deluso, poiché è convinto che nessuna donna possa conciliare
la professione con la vita di famiglia. E invece Käthe continua a
lavorare - sebbene in quegli stessi anni metta al mondo due figli
- e nel 1898 ottiene il primo folgorante successo con un ciclo di
stampe intitolato “L’insurrezione dei tessitori” e presentato alla
grande esposizione d’arte di Berlino nel 1898. La sua opera è segnata da forte interesse, sostenuto da una intensa carica emotiva, per le donne e le classi lavoratrici, di cui Käthe Kollwitz rappresenta la forza e la bellezza in forme semplici, portate all’essenziale. Dopo la morte del figlio Peter, caduto nella Prima guerra mondiale, l’artista della rivoluzione sociale si tramuta in pacifista, e le opere tarde, grafiche e plastiche, rappresentano spesso figure di madri che cercano di proteggere i figli dalla guerra. Nel 1936 è colpita dal divieto indiretto dei nazisti a esporre i suoi lavori. Accudita dalla nipote, trascorre gli ultimi giorni aspettando impaziente la fine, quella morte con cui si è tanto a lungo confrontata nella creazione artistica e nella costante riflessione.
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