Käthe Kollwitz 
Biografia



autoritratto 1920 



Käthe Kollwitz
grafica e scultrice tedesca

nasce l’8 luglio 1867 a Königsberg
muore il 22 aprile 1945 a Moritzburg, presso Dresda

 In vita, Käthe Kollwitz gode di grande fama e di numerosi riconoscimenti, pur dovendo sopportare molti pregiudizi, discriminazioni e conflitti che ancora oggi sono di intralcio alle donne.

I genitori, anticonformisti e animati da un forte impegno sociale, le offrono un’educazione all’avanguardia per i tempi. Ma poiché la maggior parte della accademie d’arte non ammette le donne, Käthe studia disegno privatamente e frequenta gli istituti d’arte di Berna e di Monaco.

Nel 1891, quando sposa il medico socialista Karl Kollwitz, il padre è profondamente deluso, poiché è convinto che nessuna donna possa conciliare la professione con la vita di famiglia. E invece Käthe continua a lavorare - sebbene in quegli stessi anni metta al mondo due figli - e nel 1898 ottiene il primo folgorante successo con un ciclo di stampe intitolato “L’insurrezione dei tessitori” e presentato alla grande esposizione d’arte di Berlino nel 1898.

Ciò nonostante, l’imperatore Guglielmo ii le rifiuta la medaglia d’oro perché “ordini e onorificenze sono destinati a ornare soltanto il petto di uomini meritevoli”. Finalmente, nel 1919 è la prima donna eletta nell’Accademia prussiana delle arti.

La sua opera è segnata da forte interesse, sostenuto da una intensa carica emotiva, per le donne e le classi lavoratrici, di cui Käthe Kollwitz rappresenta la forza e la bellezza in forme semplici, portate all’essenziale.

Dopo la morte del figlio Peter, caduto nella Prima guerra mondiale, l’artista della rivoluzione sociale si tramuta in pacifista, e le opere tarde, grafiche e plastiche, rappresentano spesso figure di madri che cercano di proteggere i figli dalla guerra. Nel 1936 è colpita dal divieto indiretto dei nazisti a esporre i suoi lavori.

Accudita dalla nipote, trascorre gli ultimi giorni aspettando impaziente la fine, quella morte con cui si è tanto a lungo confrontata nella creazione artistica e nella costante riflessione.

 


tratto da Luise F.Push e Susanne Gretter (a cura di),
Un mondo di donne. Trecento ritratti celebri
 


Käthe Kollwitz sulla rete:

museo e galleria di opere