Lea Melandri, Amore e violenza
Il fattore molesto della civiltà

Quarta di copertina


 

Recensioni di

Anna Bravo Oria Gargano
Stefania Rossini Pamela Morelli
Paola Di Cori Ambrogio Cozzi

Un saggio che riflette sulla cronaca quotidiana più barbara: a uccidere, violentare, perseguitare le donne sono soprattutto mariti, padri, figli, amanti.

Esiste un legame insospettabile tra amore e odio, tra amore e violenza: l’uomo si accanisce sul corpo che gli ha dato la vita, le prime cure, le prime sollecitazioni sessuali. Occorre dunque interrogarsi su che cosa è stata nei secoli e che cosa è oggi la famiglia, sui vincoli di dipendenza che crea, sulla mutata condizione delle donne, divise tra casa e lavoro, sulla difficoltà degli uomini ad affrontare una libertà femminile finora sconosciuta.
Nello stesso tempo si assiste oggi a un protagonismo delle donne nella vita pubblica, dove sono venuti alla ribalta veline, escort, «donne-tangente», scambi tra sesso, denaro e carriere che hanno investito alcune delle massime cariche dello Stato. Un fenomeno inedito che solleva interrogativi inquietanti: i corpi che vediamo in scena sono corpi liberati o prostituiti, donne che si sono appropriate della loro vita e ne dispongono liberamente o schiave volontarie che pensano di poter usare a loro vantaggio quella che è stata storicamente la condizione della loro minorità sociale, culturale e politica?

Lea Melandri negli anni settanta insieme  allo psicoanalista Elvio Fachinelli ha dato vita alla rivista «L’erba voglio», una delle voci più libere e incisive del dissenso politico-culturale e della critica antiautoritaria della società.
Nello stesso periodo ha preso parte attiva al movimento delle donne. Dal 1987 al 1997 ha diretto «Lapis. Percorsi della riflessione femminile», periodico nato dall’esigenza di «occupare il luogo che sta tra la stampa di stretto uso politico e la saggistica femminista». Attualmente tiene corsi presso l’Associazione per una Libera Università delle Donne di Milano, di cui è stata tra le promotrici fin dal 1987. Ha pubblicato fra l’altro: L’infamia originaria (1977, nuova ed. 1997); Lo strabismo della memoria (1991); Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni settanta (2000); Preistorie. Di cronaca e d’altro (2004). Per Bollati Boringhieri: Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia (2001); Come nasce il sogno d’amore (2002).

 

Lea Melandri
Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà
Bollati Boringhieri, 2011

euro 15, pp. 145

 

Interviste audio sul libro

di Loredana Lipparini
Tratta dal programma Fahrenheit di Radio3 del 5 aprile 2011

di Manuela Cartosio
Tratta dal programma Sabato libri di Radio Popolare del 26 marzo 2011

 

 

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