COSI' FRAGILI COSI' FORTI

di Angela Adamo

 

Erano i mitici anni 70 quando, caricate dalla polizia e demonizzate dai media, le donne di tutto il mondo conducevano una lotta pacifica ma implacabile contro i pregiudizi, i costumi e le idee che da secoli le volevano buone, zitte e soprattutto rassegnate al loro destino di esseri inferiori e cittadine di serie B.
La rivoluzione femminista, così come fu consegnata alla storia, ci divise in ‘donne perbene’, manipolabili dagli individui maschi e dalle loro istituzioni, e ‘donne permale’, quelle che non stavamo al gioco e che avevamo deciso di ribellarci apertamente. Io, giovane donna molto ‘permale’, credevo di essere sola e mordevo il freno, finché guardandomi bene intorno scoprii altre donne inquiete che come me mettevano in discussione quel sistema patriarcale che ci stava soffocando.
Fu allora che incontrai Raffaella Mauceri e seppure le nostre storie personali fossero assai diverse, ci trovammo subito in sintonia su molte cose: l’amore per i libri, la passione per la libertà e l’ideale quanto mai ambizioso e faticoso di ampliare la consapevolezza femminile dell’inestimabile valore del nostro essere donne.

Ci sono due modi di commettere il male, uno è quello di esercitarlo attivamente, l’altro, vieppiù spregevole, è quello di ignorarlo permettendo ai malvagi di agire indisturbati. Scoprire o meglio riscoprire il valore della solidarietà femminile fu, senza falsa modestia, il nostro piccolo colpo di genio: di Raffaella Mauceri, mio e delle altre nostre amiche. Nacque così il ‘Gruppo Solidarietà Donne Sibilla Aleramo’ che mise a segno una quantità di iniziative per le donne e soprattutto, intuì, già allora, che l’unica maniera di rompere l’accerchiamento della violenza sulle donne era, è, la sorellanza intesa come esercizio concreto e quotidiano di cura e responsabilità verso l’altra.
Quella vecchia idea degli anni 80 con il tempo si è sempre più perfezionata nella mente e nel cuore di Raffaella, che con perseveranza, coraggio e abnegazione ha dato vita al centro antiviolenza "Le Nereidi", oggi riconosciuto, apprezzato e collaborato da tutte le istituzioni cittadine come un riferimento importante nel panorama sociale, politico e culturale di questa città.
L’intuizione che ci aveva permesso d’individuare nella solitudine di genere la causa profonda del malessere femminile si è rivelata profondamente vera: le donne subiscono violenza e soggiacciono ai loro carnefici perché sono murate vive nel silenzio e nell’indifferenza del mondo. C’è un bisogno smisurato di parole, di contatto, di lacrime e di carezze, c’è la cocente necessità dell’affetto e della ragione che solo le donne possono dare alle proprie simili prese nella tela di ragno della violenza. E nell’aiutare loro, soccorrere se stesse.
Dalle storie di alcune delle nostre utenti che Raffaella Mauceri, giornalista e presidente dei Centri antiviolenza siracusani, narra per ‘La Sicilia’, emerge anche il lungo e accidentato cammino di autocoscienza dell’autrice. E noi che abbiamo gli anni 70 ormai incisi nel dna, sappiamo quanta umiltà, fatica, empatia, capacità di mettersi in discussione, disciplina interiore, necessitano a chi vuole accostarsi all’acerbo dolore di queste donne così ingiustamente offese da un sistema oltraggioso ed iniquo.

Non c’è più scampo alle pigre e comode ipocrisie: occorre cambiare i cuori di pietra con cuori veri e palpitanti, di carne e d’anima: con cuori di donna.


Rete Centri antiviolenza Le Nereidi Onlus
Siracusa - Rosolini - Avola - Augusta - Lentini
Capofila C.D.S. Coord. Donne Siciliane
tel. 0931.492752 - 347.7758401
Presidente Raffaella Mauceri
www.lenereidi.siracusa.it

12-09-2008

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