Medicina, Nobel al femminile
Per la prima volta due scienziate premiate insieme


di Sara Sesti

 


La chiave dell’invecchiamento delle cellule e la loro relazione a patologie come il cancro: questo, semplificando, è il senso delle ricerche di Elizabeth Blackburn, Carol Greider e Jack Szostak , i tre scienziati insigniti del Premio Nobel per la Medicina 2009, i cui lavori hanno aperto la strada allo studio della longevità.

I tre scienziati hanno infatti scoperto la funzione delle strutture che proteggono le estremità dei cromosomi, chiamate telomeri, e l'enzima che li costituisce, la telomerasi.

Capire il meccanismo che protegge i cromosomi durante il processo di divisione cellulare è stato a lungo un rompicapo. Elizabeth Blackburn ( 1948), Carol Greider (1961) e Jack Szostak (1952 ) sono riusciti in questa impresa, individuando nei telomeri la difesa più importante contro i danni che i cromosomi possono subire nella fase di divisione cellulare, costituendo perciò la protezione più importante contro la degradazione e l'invecchiamento.

Elizabeth Blackburn e Jack Szostak sono stati i primi a individuare i telomeri; successivamente la Blackburn, insieme alla sua allieva Carol Greider, ha identificato l'enzima che "fabbrica" il materiale genetico necessario a costruire i telomeri: la telomerasi, che produce nuovi mattoni di informazione che vanno a integrare i telomeri. La telomerasi è quindi la chiave per controllare l'invecchiamento cellulare: più la cellula ne produce, più il suo invecchiamento viene ritardato.

Secondo l'Accademia svedese, la scoperta ha favorito lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per le malattie nelle quali è in gioco l'invecchiamento cellulare, come i tumori, dove la produzione di telomerasi è eccessiva.

E’ la prima volta nella storia due donne hanno ricevuto insieme il Nobel. Fino al 2016 sale a 17 il numero delle vincitrici del prestigioso riconoscimento nelle discipline scientifiche (Nobeldonne). Si tratta di un segnale di estrema importanza per le donne e per le ricercatrici, il cui valore viene riconosciuto finalmente quanto quello dei colleghi maschi (Nobel Negati).

 

Profilo delle due vincitrici e del vincitore del Nobel

Elizabeth Blackburn

 

Elizabeth H. Blackburn è cittadina australiana e statunitense. È nata nel 1948 in Australia, a Hobart (Tasmania), ha studiato nell’università di Melbourne e ha proseguito gli studi di dottorato nel 1975 in Gran Bretagna, a Cambridge. In seguito si è trasferita negli Stati Uniti, nell’università di Yale e poi nell’università della California a Berkeley. Dal 1990 insegna Biologia e Fisiologia nell’università della California e San Francisco.



Carol Greider


Carol W. Greider è cittadina statunitense ed è nata nel 1961 in California, a San Diego, California. Ha studiato nell’università della California a Santa Barbara e poi in quella di Berkeley. Qui ha concluso il dottorato nel 1987, con Elizabeth H. Blackburn come supervisore. In seguito ha lavorato nel dipartimento di Biologia molecolare e genetica del Laboratorio di Cold Spring Harbor Laboratory e dal 1997 è nell’università Johns Hopkins di Baltimora.


Jack Szostak

 


Cittadino statunitense, Jack W. Szostak è nato nel 1952 in Gran Bretagna, a Londra, ed è cresciuto in Canada. Qui ha studiato nell’università di Montreal e quindi si è trasferito negli Usa, nella Cornell University e poi nell’università di Harvard. Attualmente insegna Genetica nel Massachusetts General Hospital di Boston e fa parte dell’Istituto Howard Hughes per la ricerca biomedica.

 

 

 

Profili da La Stampa, 6-10-2009